Pubblichiamo il testo della mozione presentata dai consiglieri comunali Ricciarelli e Pellicci riguardante la situazione del Cosea :

“Consiglieri RICCIARELLI e PELLICCI
Oggetto: Mozione su situazione Cosea “cantiere e bando di assunzione “
Le ultime azioni della società Cosea nei confronti dei dipendenti e dei cittadini tutti devono essere
oggetto di una forte presa di posizione da parte di tutto il consiglio comunale.
Il fatto di aver impiantato una azione civile nei confronti dei lavoratori a cui veniva chiesto di espletare
mansioni non proprie ormai da tempo e vedersi respingere dal giudice l’istanza dopo avere speso
denari della società (dunque anche nostri ) con un costoso studio di avvocatura, ci da la misura delle
relazioni che corrono tra dipendenti e direzione, gli stessi sfociati poi in una denuncia presso gli
organi competenti ( Carabinieri di Pescia) per comportamenti antisindacali al limite dello stalking.
Il tentativo di far passare sotto silenzio l’assunzione di un amministrativo omettendo o dimenticando di
dare al bando la divulgazione che doveva e mettendo al suo interno regole così stringenti che ci hanno
fatto subito pensare male. A questo siamo riusciti solo dare un minimo di divulgazione pretendendo
che i tempi di affissione agli albi pretori venissero rispettati, ma anche in questo caso non ci pare sia
stato rispettato il diritto di partecipazione a quanti più possibili aspiranti .
La sensazione che si respira leggendo e cercando di capire il clima in questo luogo di lavoro è quella di
continui soprusi e velati ricatti completamente estranea alla volontà dei soci (Comuni), quindi da
addebitare interamente al CDA e ai dirigenti del cantiere Direttore e collaboratori in testa.
Questi metodi, e non abbiamo dubbi di credere che non siano tali, ci riportano a tempi in cui il lavoro
era sfruttamento e ricatto morale, per questo chiediamo a tutto il consiglio comunale di prendere
immediatamente alcune decisioni sui provvedimenti in corso quali:
Ripristino immediato delle normali relazioni sindacali tra azienda e dipendenti
Ritiro immediato di un bando divenuto di farsa e non di evidenza pubblica
con una riscrittura che abbia come musa ispiratrice la trasparenza e l’equilibrio
Dimissioni di un cda che sperpera denaro dei soci ( quindi anche i nostri ) per fare lotta di classe
contro i lavoratori.
La constatazione eclatante di un silenzio imbarazzato, se non complice delle forze politiche di sinistra
della nostra città e di tutti i comuni soci Emiliani compresi”.

Comunicato stampa