Pubblichiamo l’articolo inviatoci dal dott. Carlo Vivaldi-Forti, presidente del circolo pesciatino Destra Domani :

Scrivo queste note al termine dell’anno più brutto che mi ricordi, fra i molti della mia pur lunga vita. Al peggio, però , non c’è limite , e il 2014 lo confermerà. Non solamente verranno al nodo tutte le contraddizioni irrisolte, che sono molte e gravissime, ma si prospetta concretamente l’instaurazione di un regime marxista-leninista mascherato , una sorta di salazarismo di sinistra che trasformerebbe l’Italia nell’unico Paese comunista europeo ed occidentale dopo la caduta del Muro. Questa , purtroppo, non è fantapolitica, bensì una valutazione estremamente realistica di quanto sta accadendo. Cerchiamo dunque di comprendere perché, e cosa fare per opporsi a tale drammatica deriva.
Cominciamo dagli avvenimenti. Nel 2013 si è ripetuto il colpo di Stato del novembre 2011, quando una congiura di palazzo, voluta e pilotata dalla finanza globale , rovesciò il governo legittimo di centro-destra uscito dalle urne, sostituendolo con quello illegittimo di Mario Monti, asservito agli interessi dei potei forti e dei grandi speculatori. Per quale motivo Berlusconi si sia piegato a simile diktat , appoggiandone la strategia illegale e anticostituzionale anziché denunciarla in Parlamento e chiamare il suo popolo alla lotta, è un capitolo di storia tutto da scrivere. E’ certo, peraltro, che questa abdicazione del Cavaliere, quale ne sia stata la causa, ha prodotto effetti devastanti: il crollo del consenso elettorale nel febbraio 2012 , ( non è credibile chi tuona contro le tasse quando ne ha appena votato le più assurde e inique); il prodigioso rafforzamento di una sinistra che appena pochi anni prima era ritenuta spacciata; il governo delle larghe intese egemonizzato dai neo-comunisti; la conferma di quello stesso Presidente che già aveva dimostrato di infischiarsi dei limiti posti dalla Costituzione; la scissione del Pdl e la fine della destra di governo.
Senza però recriminare ulteriormente sul passato, vediamo come si pone il presente e si annuncia il futuro. Il passaggio degli alfaniani alla sinistra, ancora una volta determinato dall’intervento dei poteri forti, ha consentito l’approvazione di una delle leggi finanziarie più assurde e infauste della nostra storia: la volontà popolare è stata gabbata, le promesse stravolte, il solenne impegno di non aumentare la pressione fiscale , preso nel discorso programmatico di Letta, totalmente disatteso. Per il futuro, tuttavia, si annunciano decisioni ben più gravi e definitive, che ove non fossero impedite trasformerebbero l’Italia nell’ultima democrazia popolare del pianeta. Già oggi vengono poste le premesse ideologiche e psicologiche di questa manovra.
Un recente studio di Nomisma ( Romano Prodi) ampiamente commentato su il Giornale del 22 dicembre , suggerisce una patrimoniale da 100 miliardi sulle grandi ricchezze, allo scopo di rimettere in moto il volano economico del Paese! L’intero impianto sa di tragicommedia lontano un miglio. Nel linguaggio dei marxisti-leninisti e dei cattocomunisti nostrani, ben sappiamo cosa si cela dietro la definizione di grandi ricchezze. Esse consisterebbero niente meno che in una proprietà cumulativa , immobiliare e finanziaria , di 100mila Euro, ovvero di uno stipendio o pensione di 20mila! L’equità della norma consisterebbe nell’immiserire questo ceto già povero, per regalare quattro soldi a un pugno di immigrati e di barboni che vivono per strada , i quali di sicuro non farebbero lievitare il Pil neppure di un centesimo, che invece crollerebbe di diversi punti per la povertà causata.
Per quanto i nostri governanti, esperti o presunti tali, non brillino per acume e intelligenza , è impossibile supporre che simile scenario resti a loro sconosciuto. E’ chiaro che si tratta di una strategia programmata a tavolino avente un solo fine: ridurre l’Italia nelle condizioni della Romania di Ceausescu o della Cuba di Fidel Castro, per rendere indispensabile la svendita, agli speculatori stranieri, delle sue ineguagliabili ricchezze e delle sue migliori aziende a costi di realizzo. Tali saldi di gennaio sono in realtà già cominciati, ma si accentueranno e proseguiranno per tutto il 2014, via via che questo programma criminale produrrà i suoi devastanti effetti.
Questa è la verità, piaccia o non piaccia , con la quale ci troviamo oggi confrontati. Inutile sfogarsi a cercare epiteti idonei a definire chi ci governa. L’intero dizionario italiano, fosse pure il Devoto-Oli, non contiene termini atti allo scopo, e creare neologismi sarebbe tempo perso. Le parole non servono: al punto cui siamo giunti la sola risposta possibile è la lotta senza quartiere. Difendere la legalità e la legittimità del potere dagli abusi e dalle vigliaccate di chi rappresenta esclusivamente interessi occulti e stranieri, non è soltanto un sacrosanto diritto, ma un dovere ineludibile. L’immane compito che grava sulla nostra generazione e sulla nostra parte politica, anche per riscattare i molti, troppi errori del passato, è organizzare oggi una forma attiva di resistenza contro l’arbitrio di questi tirannelli da operetta.
Essi hanno occupato, passo dopo passo, tutti i gangli vitali del governo centrale e locale a suon di inganni e corruzione: l’80% della stampa, la quasi totalità dell’editoria, del cinema, della televisione, delle università e delle accademie, ove da oltre mezzo secolo vige la regola dei concorsi truccati, dei premi letterari fasulli, per non parlare degli apparati amministrativi e pubblici , ove il miglior titolo per far carriera è il possesso della giusta tessera di partito, tutto ciò appartiene al loro meschino e piccolo impero. Che però, nella loro follia di sedicenti intellettuali e di megalomani presuntuosi , considerano il maggior tesoro, anche perché altri non ne posseggono , né sarebbero capaci di fabbricarne.
Ebbene, combattere contro questa gentaglia significa distruggere, colpo dopo colpo, le sue misere posizioni di assurdo privilegio . Nel far questo, tuttavia, occorre essere evangelicamente candidi come colombe e astuti come serpenti. Ciò significa in parole povere smascherare ogni loro menzogna con la forza della verità, denunciare ogni ingiustizia piccola o grande, combattendo fino in fondo e senza timore la loro stupida e demenziale arroganza, le loro vergognose pretese, i loro ladrocini pseudolegali. Occorre, in altri termini, organizzare una forma nuova e originale di dissenso a 360 gradi, che il nostro Paese non ha mai vissuto, almeno in tempi recenti, ma che l’Europa orientale, Unione sovietica inclusa, ha sperimentato nell’ultimo dopoguerra con risultati straordinari. Chi mi conosce bene, sa che ho dedicato diversi studi a questo movimento , su cui ho pubblicato due libri : La corona di San Venceslao negli anni ottanta e Pravda vitezi -La verità vince nel 2008.
Di dissenso e di resistenza alle tirannie , aperte o mascherate , m’intendo perciò abbastanza. Per questo conosco anche le condizioni indispensabili affinché simile lotta abbia successo: bisogna combattere apertamente sulla stampa, su Internet, alla radio , sulla pubblica piazza, nei convegni , nei congressi e ovunque sia possibile, ma occorre farlo senza cedere alle tentazioni, tipicamente italiche , delle conventicole, delle combriccole, dell’intrigo, dei complotti veri o presunti. Usare questi sistemi significa offrire argomenti, ai tirannelli di turno, per delegittimare e gettare discredito sui dissidenti. Dobbiamo invece sfidarli in campo aperto , non permettendo loro di usare lo spionaggio telefonico , telematico e ambientale contro l’opposizione, come è trista abitudine di delinquenti e ricattatori, per poi denunciare oscure trame che spaventino l’opinione pubblica. Niente di ciò che si afferma nelle conversazioni private deve essere diverso da quanto si scrive sui giornali o si proclama sulla pubblica piazza. La repressione che il potere scatenerà comunque contro il dissenso, appena si sentirà realmente minacciato , dovrà apparire agli occhi di tutti gli osservatori, italiani e stranieri, in palese contrasto con la nostra Costituzione, con la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo e del Cittadino, con la Carta europea dei diritti umani.
Questo è il modo con cui la classe intellettuale est-europea ha vinto la sua battaglia contro la dittatura dei soviet, usando abilmente la stessa Costituzione di Breznev e i Trattati di Helsinki del 1975. Se tale ricetta ha funzionato nella severissima Russia, dotata di imponenti divisioni corazzate e di una polizia politica come il Kgb, figuriamoci se può non funzionare contro le marionette manovrate coi fili dai poteri forti , che tentano di assassinare l’Italia! Bisogna organizzarsi. Questo devono capire i nostri interlocutori e simpatizzanti, e spetta a noi farglielo intendere anche a costo di rompere loro i timpani, e gli zebedei , se necessario.
Dott.Carlo Vivaldi Forti