E’ proprio vero! Il milione e mezzo di euro, salito all’onore delle cronache, erano soldi realmente dovuti agli oltre 600 dirigenti dell’ASL-3 di PT per il raggiungimento degli “obiettivi aziendali” relativi all’anno precedente.
Nella sua replica l’Azienda parrebbe però quasi “lagnarsi” dell’apparente alto numero di dirigenti in rapporto alle proprie dimensioni.
Questo fatto è principalmente dovuto ad uno dei tanti effetti devastanti della riforma Bindi che ha trasformato, con un tocco di bacchetta magica, tutti medici dipendenti in “dirigenti” cancellando la sicuramente più realistica e, seppur vagamente meritocratica, ripartizione in Assistenti, Aiuti e Primari. Dal personaggio però, non ci si poteva che aspettare un “incantesimo al contrario”: tutti coloro che, se anche non rerano mai stati dei veri e propri “principi”, baciati da lei, si sono ritrovati improvvisamente “rospi”!! Infatti da allora i medici ospedalieri hanno perso le tutele dei semplici dipendenti senza guadagnare nessuna delle prerogative dei dirigenti, men che meno quelle economiche. Per di più, grazie al proverbiale “livellamento in basso” tanto caro alla Sinistra, si è praticamente cancellata ogni forma di riconoscimento professionale e di carriera. Ma il “capolavoro” è stato compiuto con i Primari, ora dirigenti di 2°livello con contratto a 5 anni. In questo modo, in tutta Italia, la categoria è stata trasformata, in buona parte, in una schiera di “neo-burocrati nominati” e quindi sotto scacco dell’amministrazione a sua volta al servizio del colore politico della regione di appartenenza.
Torniamo però alle questioni di casa nostra. Se da una parte è vero che la cifra “incriminata” è da intendersi ripartita su oltre 600 soggetti, dall’altra va anche detto che tale ripartizione ha seguito la classica regola del “pollo degli Italiani”. Infatti la gran parte del “malloppo” è stata appannaggio di una ristrettissima cerchia di “Mandarini” in gran parte NON medici, a tutti gli altri sono toccate solo le briciole. A dimostrazione di ciò basti pensare che ad un Primario, per di più responsabile non solo del proprio reparto ma anche della propria Area Funzionale (in un ospedale ce ne saranno solo 4 o 5), è toccato un “riconoscimento” relativo all’intero 2012 di ben 700 euro netti pari, al lordo, a meno di UN MILLESIMO del totale. Per non parlare dell’elemosina elargita ai singoli medici che poi sono coloro che in realtà dovrebbero realizzare i famigerati “obiettivi”!!
Una parola poi andrebbe spesa riguardo alla vistosa sperequazione tra ruolo sanitario ed amministrativo. Infatti se sul versante sanitario si è assistito ad accorpamenti di reparti ed all’eliminazione di molte figure apicali, la stessa cosa non si registra in campo amministrativo in cui continuano a sopravvivere, molto numerose, quelle unità funzionali, grosso modo assimilabili a “primariati” del versante burocratico, con tanto di segreterie, personale, uffici ma, si sà, sono i prezzi della sanità al servizio della politica.
In conclusione veniamo a questi preziosi “obiettivi”. E’ sicuramente fuor di dubbio che l’Azienda li abbia brillantemente centrati meritando la “adeguata” ricompensa.
Ai cittadini ed agli operatori sanitari della provincia di Pistoia però, aggirandosi smarriti tra le macerie della sanità provinciale e regionale, sorge spontanea una domanda circa la “natura” di tali “obiettivi”. Tra tagli dei posti letto, bibliche liste d’attesa, tagli del personale sanitario, farmaci generici, tiket sempre più gravosi, sempre maggiore spersonalizzazione e burocraticizzazione dell prestazioni diventate ormai quasi un sempre più costoso percorso ad ostacoli, le parole del comunicato dell’ASL: “..tutto il personale contribuisce al contenimento della spesa..”, rischiano di avere l’amaro sapore di un qualcosa che, piuttosto che ad un percorso virtuoso, assomigli alla realizzazione, a livello locale, di quella “macelleria sociale” perpetrata dalla Regione con l’intento di non intaccare i reali centri di spesa e di potere in campo sanitario.
Comunicato stampa
Segreteria Provinciale “La DESTRA” PT e Valdinievole