Pubblichiamo il comunicato stampa della segreteria provinciale de La Destra concernente le problematiche del nostro ospedale :

“Come La DESTRA va dicendo da anni, ecco che la scellerata de-strutturazione dell’ospedale di Pescia sta producendo i suoi frutti velenosi da noi previsti da tempo.

Cardiopatici come palline da ping-pong attraverso il Serravalle, bambini come pacchi postali e, da domani 4/11, i pti dell’Otorino, visti a Pescia, saranno operati a PT. A breve poi le innumerevoli sale operatorie del S.Jacopo dovrebbero funzionare a pieno regime (sempre che smetta di pioverci all’interno) e dovranno “produrre” ma l’ospedale pistoiese sembrerebbe non disporre di una ricettività ad esse proporzionata e pertanto, anche molti dei pti della Valdinievole, dovranno essere portati ad operarsi a PT e da lì poi, reimpacchettati per il SS.Cosma e Damiano!! Sarà per questo motivo che anche a PT hanno intestato l’ospedale ad un santo?..visto il pericoloso “anda e rianda” di pti a rischio, ci sarà davvero bisogno dell’intervento dei Santi del Paradiso!!

I nuovi e bei locali del P.S. rischiano davvero di essere l’ennesimo monumento allo spreco. Molti infatti sono inutilizzati data la mancanza del personale per sovraintenderli e quindi i pti continuano, per motivi di sicurezza, a stazionare in promiscuità sulle barelle nei corridoi. Quanto ai servizi poi, per ora, non è cambiato nulla: il gabinetto di radiologia, per non parlare della TAC, sono distanti e quindi pericolosamente fuori mano ed i campioni di sangue per gli esami continuano ad essere portati a piedi in quel poco che rimane del laboratorio analisi.

Senza contare che un PS del III millennio non può prescindere dalla presenza di un Servizio di Emodinamica. E qui la realtà supera la fantasia. Da tempo l’angiografo di Pescia, “vecchio” di 14aa, è guasto. Sarebbe sembrato ragionevole trasferire a Pescia quello ben più recente e performate rimasto inutilizzato nel vecchio ospedale di PT dato che per il S.Jacopo si era preferito comprarne uno nuovo. C’era però un problema: il macchinario di PT non entrava nella sala di emodinamica di Pescia senza qualche piccola modifica muraria (pare bisognasse demolire un bagno di servizio..non edificare una cattedrale).

Sembrerebbe invece (ma forse sono solo voci “disfattiste”) che l’azienda, forse anche contro il parere dell’ufficio tecnico, abbia preferito provare a far riparare l’angiografo pesciatino per una modica spesa pare oscillante tra i 70 e gli 80 MILA euro (..quanti bagni si potevano demolire per una tale cifra?!). Rimesso in funzione si è immediatamente “piantato” di nuovo e questa volta con un danno economico molto ma molto superiore. Da lì è nata una questione difficilmente risolvibile tra l’azienda e la ditta dell’angiografo riguardo alle responsabilità che, come sappiamo, nel pubblico in Italia, non sono mai di nessuno (tranne che per i medici ospedalieri, “vil razza dannata” colpevole di ogni nefandezza sanitaria e quindi “giustamente” abbandonati al proprio destino).

Morale della favola a Pescia niente Emodinamica fino a quando non si derimerà la questione tecnico-commerciale. A pensar male qualcuno potrebbe ritenere (sicuramente in modo erroneo) che si è voluto creare ad arte “l’incidente” per poter trasferire definitivamente tale attività tutta a PT in modo più subdolo e meno traumatico. Circolano infatti voci secondo le quali l’angiografo del vecchio ospedale verrebbe portato anch’esso al S.Jacopo per una seconda sala di Emodinamica ritenendo più “appropriato” far spostare i cardiopatici piuttosto che le macchine. Non si capisce però con quale personale potrebbe fuzionare dato che i medici emodinamisti attualmente sono solo 4 a coprire un servizio potenzialmente attivo h24.

Ecco quindi come la sicurezza dei Valdinievolini sia ben poco garantita dalla struttura sanitaria pesciatina. Trattandosi, almeno sulla carta, di un ospedale con PS, se uno sta male ci va ma corre il rischio, se i dubbi sulla sua salute sono confermati, di essere assorbito dal meccanismo del “pendolarismo” attraverso il Serravalle raccomandandosi alternativamente a Santi patroni dei due ospedali. Non sarebbe stato più sicuro e meno disagevole sapere da subito di dover andare direttamente a PT?

La Destra lo sta dicendo da quando forse si poteva ancora fare qualcosa, nella più completa indifferenza di tutte le altre forze politiche e degli amministratori locali di ogni colore. Ora che ormai tutto è compiuto eccoli correre tutti sotto i riflettori a stracciarsi scompostamente le vesti solo e soltanto in vista, chi delle elezioni comunali di primavera o delle regionali di quella prossima, chi dei i rapporti di forza al congresso del PD.

Penserete mica che il Governatore Rossi, che non transige neppure sui metri della pista di Peretola, possa commuoversi per una manciata di pti della Valdinievole?! Anche la Sanità la comanda solo lui, l’Assessore è solo un suo tecnico come lo sono i responsabili delle ASL a cui, a fine anno, se si comportano bene, arriva il premio. Premio che, a PT stando a quanto riferito dalla stampa locale, è consistito in TRE MILIARDI del vecchio conio da dividersi tra gli UNDICI “Mandarini” della
ASL-3″.

Comunicato stampa
Segreteria Provinciale “La DESTRA” PT e Valdinievole