All’Asl 3 mentre solo il 29% delle visite cardiologiche viene prenotato entro 15 giorni dalla richiesta e nel 2012 si sono tagliati 8 posti letto e personale sanitario, la spesa per gli stipendi del personale amministrativo è cresciuta di quasi 900.000 euro passando dagli 8.983.471 del 2011 ai 9.869.949 del 2012». È la dichiarazione del consigliere regionale di Più Toscana e membro della IV commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri.
«Negli ultimi mesi – sottolinea – si è preferito far quadrare i conti a scapito della riduzione delle liste d’attesa. Nell’Asl 3 infatti secondo quanto riportano i dati Mes 2012 più della metà di molti esami diagnostici non rientra nelle tempistiche fissate dagli standard regionali. Il 61% delle visite ginecologiche non viene prenotato entro 15 giorni dalla richiesta, percentuale che sale all’80% per le visite oculistiche, al 72% per quelle urologiche e al 66% per le visite specialistiche ortopediche. Senza contare il problema di trasparenza dato dalla mancanza della pubblicazione online dei tempi d’attesa dell’Asl prevista dell’articolo dal decreto legislativo del 14 marzo 2013.
Se non si tagliano i tempi d’attesa si tagliano però i posti letto ordinari calati di 8 unità dal 2011 al 2012, si taglia anche il personale sanitario calato di 27 unità dal 2011 al 2012 e i costi dei suoi stipendi diminuiti di 858.000 euro. Mentre a crescere è stato la spesa per gli stipendi del personale amministrativo incrementata della cifra record di 886.478 euro (in pratica la cifra tagliata al personale sanitario). Un dato che non va certo a beneficio del clima percepito dai lavoratori all’interno dell’azienda in una fase così critica di riorganizzazione dove mentre le voci del personale sono sottoposte a sforbiciate, le spese per gli stipendi degli amministrativi vanno in controtendenza.
Un altro dato eclatante della non positività della gestione dell’Asl 3 è data dal confronto fra mobilità passiva ovverosia da quanto l’Asl deve rimborsare ad altre strutture sanitarie per i servizi erogati ai propri cittadini e mobilità attiva, cioè il rimborso che l’Asl riceve per servizi erogati a pazienti di altre aziende sanitarie. Nel 2012 la passiva (56.770.000 di euro) era il doppio esatto dell’attiva (27.616.000): in pratica le persone che si curano fuori dall’Asl di Pistoia sono il doppio di quelle che arrivano da fuori.
Ma attese e sforbiciate vanno a braccetto col dato poco confortante delle 175 richieste di risarcimento rivolte all’Asl 3 nel biennio 2011/2012, in aumento di 5 unità dal 2011 al 2012, di cui 16 riguardano persone decedute. La permanente spending review sanitaria imposta dalla riorganizzazione della Giunta Rossi crea un clima aziendale difficile come attesta la crescita della percentuale di assenze salita dal 6 al 7% dal 2011 al 2012. Più Toscana nasce per difendere gli interessi dei toscani e fra questi la prima è salute. Per questo abbiamo segnalato le risultanze in nostro possesso: siamo in un momento di tagli e vigiliamo affinché a rimetterci non sia la salute dei pazienti prigionieri vittime di lunghe liste d’attesa e a volte dello scoramento del personale sanitario».
Comunicato stampa