L’interrogazione del capogruppo di Più Toscana Antonio Gambetta Vianna: “Dopo mesi ancora 5 famiglie che rischiano la strada”

«Licenziamenti Comicent dopo 5 mesi ancora un nulla di fatto. Chiedo un intervento urgente della Giunta per evitare che cinque persone e le rispettive famiglie restino per sempre senza fonte di reddito».

È la dichiarazione del capogruppo di Più Toscana Antonio Gambetta Vianna che con un’interrogazione all’Assessore Salvadori riporta in Palazzo Panciatichi la questione dei 5 dipendenti del centro fioristico di Pescia licenziati in seguito al piano di rilancio del mercato dei fiori presentato dopo il trasferimento degli immobili dal patrimonio regionale a quello comunale.

«La situazione – spiega – è di completo stallo nonostante dopo l’interrogazione presentata da Più Toscana l’assessore Salvadori avesse chiesto una proroga del commissariamento per tutelare l’occupazione dei dipendenti tagliati fuori dal trasferimento del ramo d’azienda.

Un fase di congelamento che ci auspichiamo possa essere risolta da una soluzione bonaria per superare il clima di tensione fra le parti. Si deve tenere conto che i dipendenti si sono detti disponibili ad accettare il lavoro alle dipendenze dell’Azienda Speciale Mefit purché mansioni e retribuzione siano equivalenti a quelle esercitate nel Comicent. Ma va considerata anche la loro manifestata disponibilità a rinunciare a ogni azione giudiziale in caso di una stabilizzazione del rapporto con l’A.s. Mefit.

L’assorbimento alla Mefit senza tagli sulla retribuzione sembra dunque l’unica soluzione percorribile per non vedere mortificati i diritti di questi lavoratori, alcuni dei quali, altamente specializzati, potrebbero vedersi proporre un contratto multi-servizi che li impegnerebbe in mansioni dequalificanti e retribuite in maniera sensibilmente minore rispetto al vecchio impiego.

Chiediamo che la Giunta – conclude – si impegni affinché la soluzione bonaria proposta dai 5 dipendenti venga valutata e sostenuta dalla Regione Toscana, visto anche l’impegno espresso dall’Assessore Salvadori a non concludere il percorso di trasferimento da Regione a Comune con la morte lavorativa di cinque persone».

28/08/2013

Comunicato stampa