Per la prima volta nel Parco di Pinocchio, direttamente dal Museo Luzzati di Genova
L’opera dell’artista genovese torna a Collodi grazie alla collaborazione con il Museo Luzzati
a 32 anni dalla festa di inaugurazione del Centenario di Pinocchio

Una mostra di immagini e modellini tridimensionali  – progetti per scenografie – dedicate a Pinocchio dal grande artista genovese Lele Luzzati (1921-2007) sarà  esposta nel Museo del Parco di Pinocchio a partire da sabato 13 luglio fino a domenica 1 settembre 2013. Lo straordinario materiale, solo in parte utilizzato per pubblicazioni o realizzazione di scenografie effettivamente utilizzate, proviene dalle raccolte del Museo Luzzati a Porta Siberia di Genova.  L’artista, spesso cimentatosi in un’arte che unisce bambini e adulti (l’illustrazione di fiabe, il cartone animato, il teatro) ha dedicato a Pinocchio le sue scenografie e i costumi in un celeberrimo spettacolo teatrale del Teatro della Tosse, di cui fu cofondatore: “Nel Campo dei Miracoli, o Il Sogno di Pinocchio” (prima rappresentazione: 1994, adattamento e regia di Tonino Conte), e un’edizione illustrata pubblicata da Nuages nel 1996. Famosissima anche l’illustrazione con una schiera di coloratissimi Pinocchi in movimento, uguali e al tempo stesso diversi grazie ai visi multietnici e agli abiti multicolore, realizzata nel 1995 per un noto marchio di abbigliamento. L’originale di questa è tra le opere esposte a Collodi.

Pinocchio era, come Pulcinella – altra figura della cultura mediterranea divenuta mondiale è uno dei personaggi a lui più cari, al quale Luzzati confessò di essersi appassionato da adulto. Il primo lavoro ufficialmente edito è probabilmente il manifesto realizzato per la festa orchestrata da Tonino Conte con il Teatro della Tosse “Pinocchio Bazar in cielo e in terra”, che si tenne a Pescia e Collodi nel settembre 1981 come apertura delle celebrazioni per il Centenario di Pinocchio. Il ritorno a Collodi delle opere di questo straordinario artista (28 tra tecniche miste, grafiche e modelli di scenografie) dedicate a Pinocchio è un’occasione da non perdere per gli appassionati del burattino collodiano. Pastelli, incisioni, giocattoli o parti di essi, ritagli di stoffe o carte coloratissime entrano tutti nel vortice della creatività luzzatiana e ne escono trasformati in scene vivissime e indimenticabili, che i visitatori del Parco di Pinocchio potranno ammirare. 

Ha scritto di Luzzati il pedagogista e studioso dell’illustrazione Antonio Faeti:il suo è il Pinocchio maggiormente teatrale. Nel Palcoscenico eterno del nostro Paese, Collodi era censore teatrale e certo ha collocato nelle Avventure memorie e frammenti della stessa ribalta di cui si è ricordato anche Lele [...]  un “trovarobato” fantasmagorico dove compare di tutto: Luzzati ha, appunto, da par suo, trovato frammenti, brandelli, allusioni che ha messo insieme badando bene a lasciarli riconoscibili .”

 
Comunicato stampa