Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi ha presentato, insieme ai colleghi Vittorio Fantozzi, Gabriele Veneri e Diego Petrucci, in queste ore una interrogazione orale rivolta al presidente Giani e all’assessore Saccardi, che ha la delega a caccia e pesca, riguardante la proliferazione dell’airone cenerino e del cormorano, specie non cacciabile dal 2009, a seguito di una direttiva dell’Unione Europea che però consente deroghe particolari in caso di presenza eccessiva.
“Crediamo che il caso dell’Airone Cenerino e del Cormorano in Toscana possano rientrare in questa casistica, perché – sottolinea Alessandro Capecchi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e primo firmatario della interrogazione – c’è bisogno di tutelare il patrimonio ittico che è minacciato appunto dalla eccessiva presenza di questi uccelli predatori e con esso il mantenimento dell’attuale biodiversità dei territori”.
L’ Airone Cenerino, come si legge nella narrativa dell’interrogazione di Fratelli d’Italia, si è adattato particolarmente bene nei nostri territori, proliferando come numero e diventando un problema per la ovvia ricerca di cibo che consiste essenzialmente in una quota di almeno 400/500 grammi di pesce al giorno. Grazie alla forma particolarmente arcuata del becco, l’Airone Cenerino è devastante nei terreni fangosi e se si rivolge agli allevamenti ittici, ma anche ai laghi di pesca sportiva e dove sono presenti trote in buona quantità. Il Cormorano, per le sue caratteristiche, può immergersi per prolungati periodi e consuma più di 10 chilogrammi al mese, rendendolo un pescatore molto efficace.
“Nell’interrogazione- conclude Alessandro Capecchi, che ha firmato il documento insieme a Vittorio Fantozzi, Gabriele Veneri e Diego Petrucci- chiediamo a presidente e assessore se la Regione Toscana dispone di un recente censimento sulla presenza di questi predatori nei nostri territori e una loro mappatura di massima che possa consentire la determinazione delle zone a maggior pressione. Oltre a questo, vorremmo sapere quali iniziative sono previste per il contenimento della proliferazione dell’Airone Cenerino e del Cormorano e come si intenda tutelare il sistema ittico toscano e le aziende ad esso collegate, oltre, appunto, al mantenimento della biodiversità esistente e delle specie autoctone più pregiate”.

Comunicato Stampa Cons.Alessandro Capecchi Gruppo FDI Toscana

Nella foto: airone cinerino e cormorano.