“Il nuovo piano dei rifiuti, approvato dopo tante vicissitudini nella serata di mercoledì, oltre ad evidenziare una spaccatura nel cosiddetto “campo largo”, non risolve nessuna criticità presente in provincia di Pistoia, non risolve problemi annosi dei territori e rappresenta una occasione persa in termini di governance del sistema, di abbattimento delle tariffe e di miglioramento ambientale.
Come gruppo di Fratelli d’Italia abbiamo proposto tante modifiche che avrebbero migliorato l’assetto del settore legato alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, ma i nostri emendamenti non sono stati accolti.
Per effetto di questo piano, chi ha dato continua a dover dare e la nostra provincia non sfugge alla regola: al Dano, che doveva essere chiuso e bonificato molti anni fa, l’Ato a maggioranza ha imposto di realizzare un impianto di recupero della carta, che solo grazie alla Giunta Tomasi si trasformerà in una occasione di recupero ambientale di gran parte della zona.
A Serravalle invece la discarica del Cassero – nonostante i nostri emendamenti a sostegno delle sservazioni presentate dai cittadini, dal comune e anche dalla Provincia stessa – si potrà passare dai rifiuti speciali a un impianto che tratterà i rifiuti urbani, che rischia di avere un forte impatto sulla situazione esistente.
A Montale, dove da decenni c’è l’inceneritore, la cui gestione è stata assegnata di recente per tre anni a Hera, abbiamo chiesto – inascoltati – che la Regione prendesse l’impegno di accompagnare la sua progressiva dismissione, sostituendolo con un impianto collocato altrove, per distribuire il peso di questa attività di incenerimento in zone diverse e non gravare sempre sulle stesse comunità e gli stessi territori: purtroppo anche qui la nostra richiesta è stata disattesa.
Insieme a tutto questo, è in corso l’istruttoria sulla domanda di ampliamento della discarica del Fossetto a Monsummano, perché la Toscana – mentre parla di economia circolare – resta la regione italiana che utilizza più delle altre le discariche, sistema di smaltimento dei rifiuti, sotterrandone ancora circa il 30%. dei rifiuti
Tutto questo in un contesto di piano deludente in molte sue parti: che non fissa limiti temporali per la realizzazione dei nuovi impianti, che prosegue appunto a interrare rifiuti in una’area che è al quarto posto per reati ambientali in Italia e in una Regione al secondo posto nazionale per costo pro-capite per lo smaltimento dei rifiuti.
Questo è lo scoraggiante quadro che esce per i pistoiesi e i toscani dopo l’approvazione di uno strumento pianificatorio che poteva consentire un salto di qualità per tutti, ma che invece rappresenta al
momento una occasione persa che peserà molto sulle tasche di cittadini e imprese” dice Alessandro Capecchi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia per la Toscana
Massimiliano Paluzzi Ufficio Stampa Ufficio di Presidenza
Comunicato stampa