Il programma espositivo del 2025 della Biblioteca San Giorgio si apre sabato 11 gennaio, alle 16.30 con l’inaugurazione della mostra “Voce Interiore – quiete introversa” della giovane coppia di artisti composta da Samuele Atzori e Sonia Squillaci. Si tratta di una mostra in cui è espresso un grande eclettismo, composta da circa quaranta opere concettuali di differente tipologia sia per quanto concerne la tecnica che la tipologia materica. Si passa da sculture in gesso e in legno ad acquerelli e composizioni che illustrano il contatto diretto con la natura su tela, come l’utilizzo dello scheletro delle foglie e la bioplastica.
Lo scopo della mostra, che rimarrà esposta fino al 31 gennaio, è quello di provocare una riflessione sul tema dell’introversione, con l’intento di diminuire il pregiudizio nei riguardi di chi è introverso, imparando ad accogliere tale personalità, non più come un qualcosa da correggere – come succedeva in passato ai mancini con la scrittura – ma come semplice peculiarità umana che differisce nel metodo di “ricaricare le batterie”.
L’esposizione si accompagna a una bibliografia sul tema e a inaugurarla sarà una conversazione con gli artisti sulle dinamiche che vigono fra introversione e estroversione, condotta dalla giornalista Alessandra Chirimischi.
Sarà possibile visitare la mostra durante l’orario di apertura della Biblioteca San Giorgio (dal martedì al sabato con orario continuato dalle 9 alle 19; il lunedì dalle 14 alle 19, chiuso la domenica).
Samuele Atzori è nato a Barga (Lucca) nel 1988 e ha radici sarde. È un artista autodidatta fortemente
influenzato dalle sculture paterne che nel corso del tempo ha sviluppato uno stile caustico, e che alla perizia da artigiano del legno coniuga il minimalismo dell’arte concettuale. Se la realtà e i tempi si compongono di crisi e instabilità, nell’archetipo del manichino da disegno e nei teatrini che compone, si ripristina una parvenza di ordine e una chiarezza priva di interferenze. Tra il 2023 e il 2024 l’artista ha iniziato a trattare anche il gesso e la resina, sviluppando un nuovo approccio scultoreo richiamante la vicinanza emotiva col padre, scomparso durante la tenera età del figlio. Ha esposto i suoi lavori alla Galleria Lanza a Pietrasanta (2022), al Real Collegio a Lucca (La luna nell’acqua, 2023), al Palazzo Ducale di Genova (Ricordi e sensazioni, 2023; Gifts of Art, 2023) e successivamente al museo Athena a Capannori (“°°°”, 2024) e alla Galleria D’arte Lanza a Pietrasanta (Materia, 2024).
Sonia Squillaci è nata a Prato 1992 e risiede a Lucca. È un’artista polimaterica e polisensoriale. Si è formata al Liceo artistico di Pistoia e all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha avuto modo di studiare l’uso di diversi materiali e la creatività di artisti come Dan Flavin e Paolo Scirpa, che ridefiniscono la sua visione dell’illuminotecnica. È uscita dall’Accademia con una tesi sulla scultura sonora e una collaborazione con lo scultore pistoiese Andrea Dami, e con l’ambizione di un’arte che accolga e conforti. Attualmente, forte della sua preparazione da designer e delle esperienze maturate con differenti media, collabora nella valorizzazione di aziende toscane, partecipa a workshop e sperimenta su tecniche e materiali tra i quali gesso e bio plastica. Le opere di Sonia trasmettono transitorietà e delicatezza e rendono subito evidente sua l’affinità con le istanze del design: purezza delle forme e ricerca di un rapporto immediato tra oggetto e individuo. Ha esposto i suoi lavori alla Rocca di Carmignano PO (Net walking, 2022) al Real Collegio a Lucca (La luna nell’acqua, 2023) e al museo Athena a Capannori (“°°°”, 2024) e alla Galleria D’arte Lanza a Pietrasanta (Materia, 2024).
In foto: due opere degli artisti
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