Si avvicina il secondo e ultimo appuntamento del ciclo di incontri Memorie dal sottosuolo a Montecatini Val di Cecina (PI). Nella Sala Calderai della località La Miniera è la volta del fine settimana dedicato alla condivisione delle esperienze appartenenti alla Rete Mineraria Italiana, ma non mancheranno le visite guidate gratuite. Si parte, dunque, sabato 30 novembre alle 9.30 con i saluti istituzionali a cura delle autorità locali e di Michela Vianelli, della cooperativa Itinera. Dopo una breve visita alla discenderia, via ai lavori della giornata. Domenica 1° dicembre, invece, spazio esclusivamente alle visite guidate gratuite al parco della miniera di Caporciano e alla discenderia, alle 10 e alle 12.
I due fine settimana di Memorie dal sottosuolo, gli stati generali delle miniere in Italia, godono del patrocinio del Comune di Montecatini Val di Cecina e del Ministero della Cultura, del contributo del Pnrr e sono organizzate dalla cooperativa Itinera in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze della Terra).
Ecco il programma completo di sabato a partire dalle 10.30:
- Agata Patanè, ReMi-ISPRA – La Rete Nazionale Mineraria ReMi-ISPRA, risultati e problemi aperti
- Dario Milani, Parco Minerario Cortabbio di Primaluna – La formazione delle guide minerarie: obiettivi, metodi, dinamiche e sicurezza
- Armin Torggler ed Elisa Trenti, Landesmuseum Bergbau Südtirol Museo provinciale miniere Alto Adige – La miniera di rame di Predoi: cenni storici, peculiarità, prospettive
- Giancarlo Lari, geologo – La Miniera di rame di Montevaso: aspetti storici e geologico-minerari
- Patrizia Greci, associazione culturale La Miniera ODV Gabriele Costantini, Happennines Soc.Coop, Parco Archeominerario e Museo della Miniera di Zolfo di Cabernardi – La Miniera di Zolfo di Cabernardi: tra storia e nuovi orizzonti
- Fabrizio Atzori, Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna – Prospettive di tutela e valorizzazione. Il percorso di rigenerazione urbana e culturale
- Debora Brocchini, Parchi Val di Cornia S.p.A. – Sicurezza e accessibilità dei siti minerari storici: azioni e monitoraggi nelle miniere e nelle cave del Parco archeominerario di San Silvestro
- Giovanni Pratesi, Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra – Il faro non è una convenzione: il museo come valore identitario
- Paola Vannucchi, Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra – Ofioliti e mineralizzazioni connesse
- Simone Vezzoni, CNR, Istituto di Geoscienze e Georisorse – Ruolo e prospettive della Toscana per le materie prime critiche
Cooperativa Itinera
La cooperativa Itinera nasce a Livorno nel 1996 da un progetto di marketing dei beni culturali. A quest’idea l’impresa è cresciuta e sviluppata. Attualmente la coop lavora in tutta la Toscana, conta circa 200 soci e lavoratori e realizza servizi culturali di gestione, promozione, organizzazione e assistenza di iniziative culturali, spettacolari e turistico-culturali, in particolare nei settori di gestione di strutture museali, progettazione e cura di attività didattiche, editoria, organizzazione e promozione di eventi, gestione servizi turistico-culturali e gestione bibliotecaria, catalogazione, archivistica. Dal 1998 fa parte di Legacoop.
La miniera di Caporciano e il Museo delle Miniere
La miniera di rame Caporciano, vicina al borgo di Montecatini Val di Cecina, in provincia di Pisa, è una delle più antiche e famose miniere di rame d’Italia. È stata attiva, anche se non ininterrottamente, dall’epoca etrusca fino al 1902. Le prime notizie sul suo sfruttamento risalgono al 1469, anno in cui furono affidate le ricerche all’orefice fiorentino Bartolomeo di Agostino. Nel 1636, dopo la peste, che sei anni prima aveva portato al blocco delle attività, fu tentata una ripresa delle attività ma i lavori furono interrotti da una importante frana. Nel XIX secolo è stata la miniera di rame più grande d’Europa e ha dato il nome alla Montecatini s.p.a., che dopo la fusione con Edison, diventò il colosso chimico minerario Montedison. Nuova vita viene data a partire dall’iniziativa della Società d’industria mineraria del 1827: negli anni successivi l’estrazione fu così florida che il rame veniva esportato anche in Inghilterra. Il giacimento era suddiviso in due grossi corpi definiti il “Filone Rosso” e il “Filone Bianco”, il più ricco. Nel 1902 la miniera, considerata non più produttiva, fu chiusa. Nel 2001 inizia il di restauro finanziato dalla Comunità Europea, dalla provincia di Pisa e dal Comune di Montecatini Val di Cecina. Nel 2003 nasce il Museo delle Miniere, che documenta l’attività che tra il 1827 e il 1902 fece della miniera la più ricca d’Europa. Dei dieci piani di gallerie su cui si articolava la miniera, solo i più superficiali sono attualmente visitabili.
Le risorse che Montecatini Val di Cecina si è aggiudicato nel 2023 tramite il bando Pnrr sono dedicate ad azioni e interventi volti a valorizzare l’identità culturale del territorio rappresentata dall’area archeologica della miniera di rame. Il progetto mira a creare azioni di rivitalizzazione del borgo di Montecatini Val di Cecina, attraverso un rafforzamento del senso di appartenenza della comunità locale e la valorizzazione dell’identità culturale ed economica del territorio. La maggior parte delle azioni riguarda l’area archeologica della miniera; molta attenzione è stata dedicata ai valori sociali della comunità come risorse fondamentali per potere creare e garantire il progetto, con azioni specifiche di aggregazione sociale e di formazione.
I contatti utili per informazioni e visite guidate, sia in occasione del convegno che durante l’anno.
Segreteria cooperativa Itinera: 0586 894563
Da lunedì a venerdì, orario: 9-13 / 15-18
email: miniere.montecatini@itinera.info
Segreteria della Miniera: 0588 31026
Negli orari di apertura del museo.
Ulteriori informazioni: https://www.museodelleminieremontecatini.it/prenota-online/
laWhite – press office and more | press@lawhite.it
Beatrice Ghelardi +39 347 8767180
Francesco Bondielli +39 349 5472256
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Comunicato stampa