Sento il dovere di esprimere la mia profonda delusione e preoccupazione per la scelta della Conferenza Zonale per l’Istruzione della Valdinievole in merito al futuro dell’Istituto Tecnico Agrario “D. Anzilotti” di Pescia. Un’istituzione che, oltre a rappresentare un pilastro per l’istruzione tecnica agraria nel nostro territorio, racchiude un valore educativo, culturale e sociale che trascende i confini della Valdinievole, rischia ora di perdere la propria autonomia e identità a causa dell’accorpamento (probabilmente con il Liceo Lorenzini).

La Regione Toscana, attraverso la delibera n. 1181 del 21 ottobre 2024, ha richiesto alla Provincia di Pistoia di realizzare tre accorpamenti di istituti scolastici a partire dall’anno scolastico 2025/2026. Purtroppo, tutti questi accorpamenti ricadranno nella zona della Valdinievole. La Regione ha inoltre concesso alle conferenze zonali l’opportunità di esprimere delle proposte autonome, una possibilità che avrebbe potuto preservare, almeno per quest’anno, la preziosa indipendenza dell’Istituto Agrario di Pescia.

Tuttavia, di fronte a questa opportunità, la Conferenza Zonale per l’Istruzione della Valdinievole ha preferito non prendere una posizione chiara e propositiva. Questa inattività ha lasciato di fatto alla Regione l’ultima parola, consentendo l’accorpamento dell’Istituto Agrario con un istituto di natura completamente diversa. È una decisione che, a mio avviso, infligge una grave perdita a tutto il territorio: l’Istituto Agrario di Pescia, che da decenni incarna la cultura e la formazione agraria locale, rischia di vedere annacquato il proprio valore all’interno di un istituto che risponde a una missione educativa differente.

L’accorpamento di questo storico Istituto è ancor più discutibile alla luce delle specificità formative che esso rappresenta. In un periodo in cui l’agricoltura, la sostenibilità e la valorizzazione delle risorse locali assumono un’importanza sempre maggiore per l’economia e l’ambiente, sarebbe stato essenziale mantenere viva e indipendente una scuola con una missione così specializzata. L’Istituto Agrario non solo offre un percorso formativo qualificato, ma coltiva anche un’identità unica, radicata nei valori e nelle tradizioni locali. È una risorsa preziosa, che meritava tutela, specie in attesa di eventuali modifiche normative nazionali o regionali, le quali avrebbero potuto portare a una maggiore flessibilità nella gestione delle strutture scolastiche.

Comprendo la necessità dell’accorpamento tra gli Istituti Comprensivi di Larciano e Lamporecchio, realtà che per numeri risultavano già sotto la soglia limite, e apprezzo il pragmatismo dimostrato dal Comune di Buggiano. La scelta di consolidare il proprio Istituto accorpandolo con quello di Ponte Buggianese e Chiesina Uzzanese è lungimirante e strategica, ponendo le basi per un polo scolastico solido e orientato al futuro. Tale struttura potrà garantire una maggiore stabilità alle direzioni scolastiche e proteggere da futuri accorpamenti dovuti a una diminuzione del numero di iscritti.

Ma proprio questa coerenza dimostra che, con un impegno mirato, anche l’autonomia dell’Istituto Agrario si sarebbe potuta salvaguardare. Invece, due accorpamenti sui tre richiesti sono stati decisi, ma per il terzo, che segnava il futuro dell’Istituto Agrario, la Conferenza Zonale ha optato per una posizione di indeterminatezza. Di fatto, è stata una decisione di “non decidere”, che ha rimesso alla Regione la scelta finale, ormai scontata.

Questa situazione, oltre a suscitare dispiacere, solleva interrogativi di natura politica. La possibilità di preservare l’autonomia dell’Istituto Agrario rappresentava una chance concreta per valorizzare un’eccellenza locale, ma è stata sacrificata, apparentemente senza una motivazione adeguata se non quella numerica basata sugli iscritti. Sottolineo che 9 degli 11 Comuni della Valdinievole sono amministrati dal Partito Democratico, e ciò lascia spazio alla riflessione su quanto le scelte politiche e amministrative abbiano influito su questa decisione.

L’Istituto Agrario “D. Anzilotti” rappresenta non solo un ente formativo, ma un patrimonio vivo del territorio, una fucina di conoscenze che supporta non solo il settore agrario, ma la visione stessa di una Valdinievole capace di valorizzare le proprie risorse. Con il mio appello, desidero portare l’attenzione sulla necessità di un approccio più sensibile e attento verso le peculiarità delle nostre istituzioni scolastiche. Mi auguro che in futuro si colgano tutte le opportunità per preservare le eccellenze locali e per dare valore a strutture che contribuiscono ogni giorno alla crescita e alla formazione dei nostri giovani.

Lorenzo Vignali
Consigliere Provinciale e Vicecoordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia

Comunicato stampa