Oggi abbiamo partecipato alle celebrazioni istituzionale in memoria di Ugo Schiano, il lavoratore pistoiese ucciso dalla polizia nel lontano 1948 in occasione di una manifestazione sindacale per il diritto al pane: la marcia della fame organizzata dai lavoratori della SMI di Campo Tizzoro che una volta arrivati a Pistoia trovarono il calore e la solidarietà di una città intera ma anche violenza poliziesca che gli accolse a suon di lacrimogeni e colpi di pistola.
Abbiamo deciso di partecipare a questa celebrazione perché idealmente ci sentiamo figli di Ugo Schiano e di quella classe operaia legata al Partito Comunista Italiano e alla resistenza antifascista che ha liberato il paese, ma anche perché politicamente era doveroso dissentire dalla presenza in piazza del sindaco Tomasi e di una giunta comunale legata mani e piedi al governo Meloni, che da mesi sta manovrando per inasprire le misure repressive contro ogni forma di dissenso.
Noi siamo contrari al Disegno di legge n. 1660 “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”, perché di fatto è l’ennesimo pacchetto sicurezza che include una serie di misure repressive contro varie tipologie di mobilitazione: dai picchetti fuori dalle aziende alle occupazioni di immobili, dalle proteste nelle carceri e nei centri di permanenza per i rimpatri alle mobilitazioni contro le grandi opere inutili e dannose. Oltre a tutto questo il Ddl 1660 introduce anche il “terrorismo della parola”, un nuovo reato che prevede una pena che va dai due ai sei anni per chiunque detenga o faccia circolare, in forma sia scritta che orale, testi ritenuti capaci di sobillare il compimento di atti o di resistenze che coinvolgano uffici, servizi pubblici, o di pubblica necessità.
IL Ddl 1660 è una dichiarazione di guerra del governo Meloni contro le masse popolari, uno strumento per reprimere ogni forma di dissenso contro lo smantellamento dei diritti, contro la rincorsa alla Terza guerra mondiale e le gravi conseguenze che essa ha sulle masse popolari (caro vita, eliminazione dei posti di lavoro, devastazione ambientale).
Per contrastare l’approvazione di questa legge liberticida o renderla da subito inapplicabile si è costituita la Rete Liberi/e di lottare – Fermiamo insieme il Ddl 1660, a cui come Partito dei CARC abbiamo aderito e con la protesta di oggi a Pistoia abbiamo iniziamo a contribuire.
Oltre a questo è necessario mettere in campo una mobilitazione che non si limiti a contestare l’approvazione del Ddl, ma si ponga l’obiettivo di costruire un fronte tra tutte le organizzazioni operaie e popolari che vorrebbe colpire, per costruire nelle piazze rapporti di forza tali da rendere il pacchetto sicurezza inapplicabile di fatto, cacciare il Governo Meloni e sostituirlo con un governo che sia espressione delle masse popolari organizzate: il Governo di Blocco Popolare
Prossimi appuntamenti
• martedì 22 ottobre, presso il Circolo Garibaldi a Pistoia, presentazione del libro “Dal fiume al mare – racconti e poesie dalla Palestina”,
• sabato 26 ottobre, Firenze, giornata di mobilitazione nazionale contro la guerra,
• 31 ottobre, presso il Circolo Garibaldi a Pistoia, iniziativa sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro “La parola ai tecnici, esperti, RSL di aziende capitaliste e pubbliche,
• giovedì 7 novembre presidio a Pistoia contro la guerra e l’occupazione illegittima della Palestina da parte del governo sionista d’Israele,
• sabato 9 novembre, Pistoia, Festa della Riscossa Popolare.
Partito dei CARC sezione Pistoia
Comunicato stampa