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Sabato 28 settembre 2024, con inizio alle ore 16, a Borgo a Buggiano, nella sala consiliare del Palazzo Comunale si terrà un incontro pubblico sul tema La Famiglia Franchini di Buggiano fra storia locale e storia nazionale, organizzato dall’Istituto Storico Lucchese, sezione “Pescia-Montecarlo/Valdinievole” con il patrocinio del Comune di Buggiano e la collaborazione della Fondazione Spadolini-Nuova Antologia e del Coordinamento Nazionale Associazioni Risorgimentali “Ferruccio”. Il convegno avrà ad oggetto la storia di una delle più eminenti famiglie della Valdinievole, una sorta di saga attraverso la quale si può esaminare l’avvicendarsi delle epoche, da alcuni secoli a questa parte.
Dopo i saluti del Sindaco di Buggiano Daniele Bettarini e del Direttore della Sezione dell’I.S.L. Dario Donatini, introdurrà e modererà i lavori Fabio Bertini, già Professore di Storia contemporanea all’Università di Firenze; sono previsti interventi di Marco Palla, già Professore di Storia contemporanea all’Università di Firenze e di Omero Nardini socio dell’I.S.L., ai quali seguiranno le testimonianze di Maria Teresa Franchini Zoppi e Lorenzo Franchini.
Il convegno ha preso le mosse dalla pubblicazione di due articoli di Omero Nardini nei numeri 1 e 2 del 2024 della prestigiosa rivista Nuova Antologia: La Famiglia Franchini di Buggiano nell’Italia tra Ottocento e Novecento. Una vicenda di interesse generale e Curtatone e Montanara nelle lettere di Torello Franchini.
L’archivio della famiglia Franchini, che Omero Nardini ha studiato e riordinato sommariamente in prima battura, si è rivelato di grande interesse per la storia ottocentesca non solo di Buggiano, ma anche per quella nazionale. La documentazione disponibile, infatti, ha in particolare permesso di ricostruire il percorso culturale e politico dell’avv. Franchino Franchini, il primo dedicatosi in famiglia alle professioni borghesi, il quale, formatosi nel mondo universitario pisano pervaso da fermenti rivoluzionari e democratici, antimonarchici e anticlericali ed entrato in rapporto con esponenti della storia italiana (Felice Cavallotti, Alberto Mario e Numa Campi, fra gli altri), fu protagonista fra fine Ottocento e i primi due decenni del Novecento del movimento democratico toscano e della vita pubblica della Valdinievole e della provincia di Lucca. Un gruppo di lettere scritte da Curtatone e Montanara nel 1848 da suo padre Torello, ha successivamente consentito di documentare, oltre alla vicenda personale di un volontario, come la dinamica fra rivoluzione e restaurazione che nel 1848-49 segnò la storia della Toscana si riflesse in Valdinievole. Si trova nel fondo archivistico pure la corrispondenza di don Cesare Franchini, fratello di Torello, del quale abbiamo, come per il fratello don Salvatore, solo scarne notizie; ritenuti entrambi di fede ultramontanista, da un primo esame del carteggio emergono però aspetti di grande interesse per la loro passione di bibliofili e per un loro atteggiamento che sembra in qualche modo vicino a quello di Torello, almeno nella temperie del biennio 1848-49.
Questi gli approfondimenti di una epopea familiare appassionante e spesso tortuosa che più in generale si dipana, a Bellavista e poi a Villa Amalia di Borgo a Buggiano, tra alleanze politiche e matrimoniali, dall’epoca dei marchesi Feroni a quella dei baroni Kanzler, dai Tellini agli Arrigoni e gli Zoppi, fino alla soglia dei giorni nostri. “Cultura, costume e società”: questa la cifra essenziale di un evento importante cui hanno già preannunciato di partecipare numerosi esponenti del mondo accademico, delle professioni, della stessa aristocrazia italiana.

Dario Donatini

Comunicato stampa