La stagione culturale della Fondazione Nazionale Carlo Collodi si apre con il convegno dal titolo: “Carlo Lorenzini Collodi nel XXI secolo. Acquisizioni filologiche e storico-letterarie, prospettive di ricerca dell’opera collodiana. Nuove interpretazioni del Pinocchio”, in programma sabato 9 marzo, dalle 9.30 alle 13.00, a Villa Arcangeli, sede della Fondazione Collodi, in via Pasquinelli 6 a Collodi (Pescia). Il convegno si potrà seguire di persona oppure in streaming all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=MRXy1BFUOrc
L’iniziativa è realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale
Educazione, Ricerca e Istituti culturali.
Introdotto dal presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Pier Francesco Bernacchi, studiosi approfondiranno argomenti sul tema.
Anzitutto di Daniela Marcheschi, massima studiosa di Carlo Lorenzini Collodi e presidente dell’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini. Il titolo del suo intervento è: “Carlo Collodi, le sue opere, nel e per il XXI secolo”. Seguirà Elvio Guagnini su “Collodi e i generi: una geografia odeporica per la scuola della nuova Italia. Sui viaggi di Giannettino”; Cosimo Ceccuti parlerà di “Carlo Lorenzini nel quadro del Risorgimento nazionale”; a seguire Franco Cambi che interviene su “Le pedagogie di Collodi, un’identità complessa”. Conclude Roberto Chiesi su “Bambino e marionetta, la “favola contadina” di Luigi Comencini”.
Il convegno Carlo Lorenzini-Collodi nel XXI secolo intende essere una sintesi degli studi collodiani finora realizzati ad uso del nuovo millennio, prima di tutto facendo il punto sulle trentennali acquisizioni di filologia, di nuovi e perfino sorprendenti dati storici e letterari (il rapporto di Collodi con la cultura francese dell’Ottocento), di documenti inediti e di altri materiali vari (fotografie, ritratti, volumi, testi, giornali, ecc.), di nuove prospettive di ricerca ottenute grazie al lavoro svolto nel “laboratorio” dell’Edizione Nazionale delle Opere di Carlo Lorenzini, promossa dal MiBAC nel 2009 su istanza della stessa Fondazione Nazionale Carlo Collodi. Diversi di questi dati e documenti, inclusa l’individuazione di migliaia di testi giornalistici, obbligano a precisare se non talora a riorientare l’interpretazione della personalità e dell’opera di Carlo Collodi. Collodi appare sempre di più come un osservatore critico e lucidissimo della Modernità, delle sue carenze strutturali “di lunga gittata” nella società italiana contemporanea, dei suoi aspetti “forti” e dei suoi possibili sviluppi futuri, a partire da quelli della nostra lingua nazionale, ma anche della realtà multimediale, nelle combinazioni e negli intrecci intermediali e transmediali. Pertanto, oltre alle tradizionali analisi di problemi filologico-linguistici e etnografico-antropologici, il convegno intende aprirsi al futuro approfondendo lo studio del “burattino” Pinocchio nell’età del digitale e della robotica, ma anche soffermandosi sui nuovi problemi d’ambito storico-letterario, pedagogico, artistico, ecc.
Per informazioni: fondazione@pinocchio.it – 0572 429613
Nella foto:
Dott. Francesco Bernacchi Presidente Fondazione Nazionale Carlo Collodi.
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Adele Tasselli
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Comunicato stampa