“Un patrimonio naturale unico, ma anche un patrimonio culturale, sociale, umano e produttivo che merita di essere tutelato, difeso, rilanciato a dovere. L’Italia è uno dei paesi europei maggiormente caratterizzati dalla presenza di catene montuose, che ne solcano circa il 35%, eppure le politiche per la montagna devono essere aggiornate e migliorate; per questo, serve quanto prima una nuova legge per la montagna perché dalla tutela dell’ecosistema montano passa il contrasto al rischio idrogeologico e agli eventi avversi. È un iter quello per la nuova legge per la montagna che deve proseguire speditamente, ascoltando tutti gli attori e interlocutori, da Uncem alle aziende, tenendo in debito conto delle specificità delle montagne appenniniche, diverse da quelle alpine, come era previsto nella legge approvata in Cdm dall’allora premier Draghi. Sulle montagne appenniniche – ricordo – vivono circa 10 milioni di persone e vi opera circa 1 milione di imprese: per questo, merita un’attenzione particolare. Le priorità sono il contrasto al rischio sismico e idrogeologico, garantire un disboscamento controllato, potenziare i collegamenti e i servizi ma anche una politica per il ripopolamento, sostegno agli investimenti per la modernizzazione delle imprese, defiscalizzazione, politiche turistiche che evitino periodi di vuoto e di turismo di massa. Non dimentichiamo che le aree montane sono un polmone verde ed esistono in continuità con il tessuto urbano. Sono convinta che il governo di Centrodestra saprà intervenire al meglio”.
Questa la riflessione di Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione ambiente, in occasione della Giornata della Montagna.

Lorenzo Somigli

Comunicato stampa