Apprendiamo dalle cronache che nel nuovo contratto fra regione Toscana e Autolinee Toscane e’ previsto un taglio complessivo di 670.000 chilometri, un dato mostruoso. Soprattutto se si pensa che “l’impatto si concentrerà soprattutto sulle zone collinari e periferiche”. Ma “periferiche” di cosa? Forse che gli abitanti di queste zone non hanno gli stessi diritti degli altri? Ma dove sono andati a finire i buoni propositi post pandemia sulla necessità/opportunità di potenziare i servizi appunto nelle zone cosiddette periferiche, rurali e montane?
Il presidente della provincia di Pistoia Marmo nella sostanza ha scritto che con la collaborazione dei comuni si sono contenute “le perdite”, non ci sembra affatto, anzi!
Nel nostro territorio risultano cassate ben 4 linee sulla montagna, raggruppate in una sola linea ci sembra veramente insostenibile, ne crediamo che i sicuri disagi potranno essere ammortizzati dal cosiddetto servizio a chiamata.
Poi ci strappiamo le vesti quando si leggono i dati del continuo spopolamento delle zone montane, le nostre e tutte le altre.
Il presidente Marmo ci dice che tutto e’ stato fatto in accordo con i comuni ma i nostri consiglieri comunali non hanno avuto nessuna informazione in merito, vogliamo sperare che il nostro comune, come spesso accade, abbia ricevuto una semplice comunicazione quando i giochi erano fatti, viceversa sarebbe una grave carenza sul piano dei rapporti istituzionali fra i gruppi consiliari e un grave atto l’avallo di tale situazione.
Resta il fatto che col 1 novembre il nuovo sistema entrerà in funzione e non c’è stata una informazione adeguata alla popolazione rispetto ad un cambiamento pesante del servizio.
Chiudiamo ribadendo che siamo pronti a sostenere sindaco e giunta per tutte le iniziative che si vorranno mettere in campo per modificare una situazione estremamente pesante.
Pescia Cambia
Comunicato stampa