Pubblichiamo il comunicato stampa del Comitato per i Cittadini della Valle del Pescia in risposta agli articoli pubblicati dall’amministrazione comunale di Pescia sulla questione dell’ampliamento della vetreria di Macchie si San Piero.
”Recentemente l’amministrazione comunale di Pescia ha dichiarato di aver rilasciato l’assenso all’ampliamento della vetreria di Macchie di San Piero dopo aver condotto un percorso “Partecipato” con gli abitanti della frazione. Effettivamente sono stati effettuati due incontri, voluti dai cittadini, in cui i partecipanti hanno avuto modo di presentare all’Amministrazione Comunale le problematiche legate allo stabilimento e al suo eventuale ampliamento. In tali incontri nessun dirigente della vetreria si è mai presentato per illustrare il progetto e spiegare quali fossero le modalità e gli impatti che tale decisione avrebbe avuto sul territorio locale.
Nell’incontro sono stati presentati i dubbi sul contenimento delle polveri provenienti dallo stoccaggio del silicio sui piazzali, la necessità di far installare una centralina fuori dallo stabilimento per controllare cosa realmente viene immesso nell’aria, la necessità di limitare i continui rumori che provengono dallo stabilimento di giorno e di notte (sirene che suonano per ore, rumore proveniente dallo scarico di autotreni di cocci di vetro, rumori che provengono dalla lavorazione, ecc.), inquinamento luminoso proveniente dai potenti fari presenti sui piazzali e sulle strutture fisse, ecc.
Il fatto che la vetreria sia collocata in zona industriale cozza altamente con la necessità di tutelare gli abitanti che vivono nell’area residenziale che vi confina. Badate bene, il nucleo abitativo era presente da ben più lunga data rispetto all’insediamento della Vetreria.
A questo vanno aggiunte le perplessità per un investimento previsto su un territorio ad alto rischio idrogeologico che sin dall’alluvione del 1990 ha mostrato le sue fragilità, mai sanate. Negli oneri compensativi previsti dovevano essere previste delle somme anche per questo e non solo per il ponte sulla Pescia di Collodi. A ben vedere, dai documenti, si legge che gli oneri compensativi previsti sono stati sborsati solo in piccola parte dalla vetreria ed in massima parte dal Comune e dalla Regione: praticamente quindi pagati dalle tasse che noi cittadini versiamo. E che dire dell’impianto ad ossigeno ad altra pressione che potrebbe diventare una pericolosissima bomba!!!
Partecipare, a nostro modo di vedere, avrebbe dovuto portare ad un dialogo tra le parti così da arrivare ad una soluzione condivisa. Nella realtà era già scritto che si sarebbe trattato dell’esercizio di una mera formalità, dovuta dal procedimento, che non avrebbe però portato a nessuna “vera” condivisione delle problematiche legate all’ampliamento della vetreria: i “Cittadini” sono stati sacrificati al volere del “Dio Denaro” e alla minaccia di licenziamenti, arrivando sino ad immaginare nel 2028 la chiusura dello stabilimento.
La comunità di Macchie di San Piero non sente di aver partecipato alla condivisione di nessuna scelta: ha solo subito quanto imposto dall’ “Alto”… è stata spettatrice di un copione già scritto.”
Comitato per i Cittadini della Valle del Pescia (Quelli con lo Zappetto)
Comunicato stampa