Fermo restando l’invito a manifestare con la partecipazione al voto, facoltà suprema della democrazia, la preferenza per un candidato e un movimento politico o l’astensione pur essa facoltà democratica e via lecita e percorribile, dobbiamo rilevare la assenza in queste elezioni pesciatine di una mancata coesione del centrodestra dovuta ad imposizioni extracittadine e personalismi. Vicende che si sono ripetute nei mesi precedenti alle elezioni e ben conosciute senza se e senza ma dai vari protagonisti. La nostra appartenenza agli ideali di libertà e liberalismo che stanno alla base della filosofia politica del centrodestra è stata ahimè scavalcata da quel cattivo e a noi alieno principio della conservazione del potere e dell’interesse partitico che si è dimostrata in fin dei conti fallimentare. Non ci interessa trovare un colpevole o un capro espiatorio, tale modo di operare si è dimostrato fallimentare a Pescia come nel resto di Italia se si leggono i risultati nazionali. La nostra speranza e futura azione rimarrà quella di operare con spirito libero per il solo interesse della Cosa Pubblica, per il reset del centrodestra locale e la creazione di un movimento politico veramente liberale.

Lista “un’altra Pescia”

Comunicato stampa