Ho letto con sconcerto la replica di Zaira Vinci, che mi attacca con una serie di considerazioni assolutamente fuori luogo, che derivano da una sua interpretazione, decisamente sbagliata, di quello che avrei detto su di lei.
Quello che dispiace veramente è che, leggendo le sue parole, si capisce perfettamente che tutto quanto dice nasce dalla lettura di un giornalista, che ha dato una interpretazione sua personale del mio comunicato, che probabilmente gli è servita per aumentare l’attenzione nei confronti del suo testo, ma che non è per nulla aderente alle mie affermazioni. La mia storia dimostra che non ho mai attaccato personalmente nessuno, avendo rispetto per tutti.
Che lui lo scriva può essere legittimo, quanto forzato, ma chi ha ruoli istituzionali non dovrebbe fermarsi a un titolo, ma almeno leggere tutto il comunicato. Una superficialità inaccettabile da parte di chi occupa ruoli importanti e che dovrebbe documentarsi. In questo caso, bastava leggere le poche righe del mio comunicato e non scatenare una bagarre su un titolo fatto da un giornalista, a meno che non sia un pretesto per farsi un po’ di pubblicità, non avendo altri modi per farlo.
Entrando nel merito della questione, io, come si evince dal comunicato che ho fatto sul Ponte all’Abate e sul pericolo della chiusura di 18 mesi, non ho certo attribuito responsabilità dirette a Zaira Vinci, peraltro mai nominata.
Bastava leggere quelle poche righe per capire, visto che era scritto in modo chiaro e semplice, che la responsabilità di cui si parla è politica, visto che la maggioranza provinciale che gestisce la situazione del ponte si regge sulla presenza della consigliera comunale di Pescia Cambia perché, altrimenti, questa maggioranza non ci sarebbe.
Non è difficile da capire, ma purtroppo questo è lo specchio dell’atteggiamento di tanti amministratori che operano con grande superficialità, non leggendo nemmeno i comunicati che li riguardano. Non oso immaginare cosa succeda quando si parla di provvedimenti di centinaia di pagine, che necessitano approfondimenti importanti.
Per concludere ribadisco il concetto della mia assoluta contrarietà a questa ipotesi di chiusura del Ponte all’Abate per 18 mesi, voluto da Provincia e Regione. Il resto sono discorsi di chi ha tempo da perdere”.

Antonio Grassotti ( Fiducia in Grassotti Sindaco, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Noi Moderati)

Comunicato stampa