Pubblichiamo il comunicato di Giancarlo Mandara, candidato a sindaco di Pescia per le liste civiche Voltiamo Pagina, Conforti per Mandara, Un’altra Pescia e Pescia Solidale :
In relazione ad alcune affermazioni della maggioranza uscente (e speriamo non rientrante), sento doveroso fornire il mio punto di vista. Va precisato che la situazione dei nostri conti pubblici è solo parzialmente migliorata e ciò sicura non giustifica toni trionfalistici. Anzi è doveroso ripristinare la verità delle cose.
Non va dimenticato che tutto ciò è il frutto delle misure correttive imposte da alcune pronunce della Corte dei Conti, organo che ha messo sotto osservazioni tutti i bilanci dell’amministrazione uscente decretandone nella sostanza la mala gestione. Ciò è stato messo in pratica grazie all’opera salvifica del Commissario prefettizio De Cristofaro che ha evitato il peggio per il nostro Comune. Ricordiamo infatti che in assenza dell’adozione delle misure correttive la magistratura contabile aveva già annunciato l’inevitabile delibera di dissesto.
Nel dettaglio. Sul piano di riequilibrio decennale tutti ricorderanno che fu imposto all’amministrazione Marchi nel 2013, come a quella di tanti altri comuni, e si è esaurito anzitempo proprio grazie alle misure correttive imposteci.
È vero, siamo usciti dall’anticipazione di tesoreria, ma ciò è avvenuto solo grazie ai fondi della vendita del depuratore e altre risorse che tuttavia sono a destinazione vincolata agli investimenti. Il che vuol dire che non possono essere destinati alla spesa di parte corrente, come sta ad oggi invece avvenendo e ciò comporta che tali vincoli debbano essere ricostituiti entro l’anno. Quindi un problema oggi apparentemente risolto potrà a breve ripresentarsi se l’azione amministrativa non dovesse invertire la rotta. Ricordiamo che il sindaco uscente si era dotato delle “imprescindibili” figure del capo di gabinetto e dell’addetto stampa, con una spesa annuale oltre € 70.000,00 tutti a carico dei pesciatini. Sicuri esempi di buona amministrazione che certe immagini di questi giorni fanno temere per un ritorno.
Vogliamo poi parlare della immensa quantità di residui attivi (ovvero crediti non riscossi) sui quali si fonda il nostro bilancio comunale? Bisognerebbe chiedere a chi ha governato negli ultimi 9 anni cosa è stato fatto sul fronte del potenziamento dell’organico dell’ufficio tributi. La risposta è semplice: nulla. Vogliamo parlare delle “cartelle pazze” relative alla Tari sulle serre, risorse a bilancio che potrebbero anche venire a mancare, ora in Cassazione ma che hanno visto il Comune soccombere nei primi due gradi di giudizio?
Bisognerebbe chiedere se le risorse stanziate sul fondo rischi da contenzioso siano sufficienti a fronte delle cause pendenti (prima tra tutte quella con Pepar, in relazione alla quale abbiamo già perso due cause davanti al Tar) dal rischio incerto.
Quanto alle promesse di investimenti sono tutte finanziate con risorse del PNRR (risorse a fondo perduto che qualunque amministrazione avrebbe potuto e potrà intercettare grazie al lavoro degli uffici), ricorso a mutui e quindi a nuovi debiti e oneri di urbanizzazione (nel bilancio 2023 inseriti per € 1.000.000), la cui realizzazione è tutta da verificare. Siamo consapevoli dell’importanza degli investimenti per un territorio ma anche della necessità che sia effettuati in maniera oculata e che vi sia una maggiore attenzione per il territorio (si veda per esempio la montagna) mentre purtroppo molte zone restano ancora fuori dall’attenzione dei riflettori e dei videini.
Occorre una maggiore concretezza e meno spettacolarizzazione dell’opera di un’amministrazione comunale. I cittadini ci chiedono risposte concrete anche sul fronte dell’ordinaria manutenzione, troppo spesso trascurata. Queste risposte credo che oggi, più che mai, siano dovute.
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Avv. Giancarlo Mandara
comunicato stampa