“Non esiste ad oggi alcun progetto di utilizzo diverso  dell’ex-carcere di Veneri rispetto a quello di magazzino comunale, una scelta fatta qualche tempo fa dalla nostra amministrazione per dare alla struttura una funzione e non rappresentare una specie di cattedrale nel deserto, dopo la mancata attivazione del carcere”.

 

Con queste perentorie parole, il sindaco di Pescia Oreste Giurlani torna sull’argomento della possibilità che la struttura di Veneri venga utilizzata per un uso attualmente contrario alla situazione del luogo e alla scelta dell’amministrazione comunale.

 

“La vicenda del carcere di Veneri si trascina da anni e da tempo noi abbiamo individuato il modo di recuperare un manufatto che stava deteriorandosi a causa del mancato utilizzo- continua Giurlani- .Infatti abbiamo ceduto a Alia un capannone e investito una parte del ricavato, circa 100mila euro, lo abbiamo destinato alla riconversione della struttura di Veneri a magazzino comunale. Un uso pubblico, per cercare di non sprecare tutte le risorse che sono state spese per fare il carcere, mai entrato in funzione. I lavori procedono e il magazzino sta prendendo forma.

 

Essendo il processo in atto e l’edificio già funzionante come magazzino comunale, non ci sono le condizioni per una sua ulteriore trasformazione,che non avrebbe ragione di esistere in quel luogo e nella condizione in cui si trova.

 

Credo che , se proprio fosse necessario fare un CPR, ci sono in Toscana- conclude il sindaco di Pescia-  tantissime strutture dismesse, contenitori che hanno dimensioni e collocazione logistica per ospitare un centro del genere, visto che  Veneri non è certo una zona idonea a un centro di questo tipo”.

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