Per fare un tetto a Km0… ci vogliono tanti alberi di castagno. Ma pure per fare un pavimento toscano serve il legno ‘montanino’, ed in più un essiccatoio. For.LEAVEs, il Gruppo Operativo di cui fanno parte l’Unione dei Comuni Montani dell’Appennino Pistoiese (capofila), Disei-Università di Firenze, Impresa Verde-Coldiretti Pistoia; Anci-Toscana e le aziende agricole Le Roncacce e Società Agricola Montana, la settimana scorsa ha fatto tappa in due realtà produttive della montagna pistoiese, che stanno a valle della filiera del legno. Sempre nell’ottica, come da ‘mission’ del progetto For.LEAVEs, della valorizzazione delle foreste locali e creazione di valore aggiunto per le funzioni silvo-ambientali.
“Conoscere meglio le aziende che usano legno –spiega Francesco Benesperi, responsabile Area Forestazione dell’Unione dei Comuni Montani dell’Appennino Pistoiese- è servito a capire la qualità dell’imprenditoria attiva sulla montagna pistoiese, e di come, pur partendo dalla medesima materia prima, il legno, siano diversificate le esigenze e quindi complesso riuscire a fare filiera. Per far questo abbiamo messo insieme e fatto dialogare in questa giornata vari soggetti, dalle forze dell’ordine, agli esperti, agli imprenditori che usano il legno per diverse tipologie produttive”.
Per esempio, OM LEGNO in località ‘Monte Oppio’ (San Marcello Piteglio) produce infissi e pavimenti in legno, ha creato una ‘linea toscana’, ma come spiega Lorenzo Mucci, 30 anni socio della Om Legno “mancano aziende che fanno essiccazione e, a monte, la selezione della materia da destinare alla produzione di mobili. Non sono problemi irrisolvibili, noi ci stiamo provando, perché –chiude Mucci- la linea toscana è una linea che abbiamo creato e dobbiamo sviluppare fidelizzando il clienti che devono capire che avere produzioni a km0 è un valore aggiunto in termini qualitativi e ambientali. Siamo un’azienda giovane, lavoriamo tutto il giorno a contatto con la natura e per noi rispettare l’ambiente è fondamentale”.
Medesima intraprendenza per la Marfil Legno di ‘Pian dei sisi’ (Abetone Cutigliano), dove Luca Sisi con la sua famiglia gestisce una segheria e produce tetti di castagno dell’Appennino, apprezzati in tutta Italia. Nel suo caso, non è la mancanza di essiccatoi l’elemento che ‘castra’ uno sviluppo sostenuto della filiera (le travi in legno hanno esigenze di stagionatura limitate), ma la difficoltà all’accesso al legname locale “che spesso viene tagliato e poi lavorato da ditte non locali –spiega Sisi-, che riescono a vincere molti bandi per il taglio di lotti di bosco dell’Appennino Pistoiese. Le istituzioni dovrebbero favorire le lavorazioni a Km0”.
Nella stessa giornata, grazie agli interventi ‘in aula’, è stato affrontato il tema del taglio, che ha evidenziato come l’affastellamento di norme che spesso impediscono la fluida gestione dei tagli, ostacolando in alcuni casi lo sviluppo delle attività forestali. Argomenti illustrati e discussi dalla platea insieme al tenente colonnello Fernando Baldi, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Pistoia; ad Andrea Bartolesi, dottore forestale dell’Unione dei Comuni; a Marco Pierozzi, dottore forestale esperto in pianificazione.
“Una delle principali difficoltà per creare filiere in modo efficiente –spiega Benesperi- è riuscire a connettere le imprese, affinché colgano anche le opportunità di finanziamento derivanti dalle programmazioni nazionale, regionale ed europea. In questo il gruppo For Leaves sta lavorando bene, facendo emergere in modo chiaro le problematiche e creando le giuste connessioni, che sono il presupposto per rafforzare la filiera del legno, e per creare le comunità forestali, facendo dialogare insieme cittadini, imprese e istituzioni”.
For.Leaves, infatti, punta alla valorizzazione delle foreste locali e creazione di valore aggiunto per le funzioni silvo-ambientali. A partire da queste criticità:
-polverizzazione ed abbandono della proprietà forestale: piccole superfici boscate, in molti casi abbandonate;
-manutenzione, i boschi non essendo gestiti o gestiti male deperiscono e talvolta sono attaccati da patogeni aumentando il rischio idrogeologico e di incendi boschivi;
-assenza di forme di aggregazione tra proprietari, aziende ed altri soggetti locali interessati a valorizzare le potenzialità del territorio rurale montano;
-danni da fauna selvatica provocati ai rimboschimenti.
For.LEAVEs è un Gruppo Operativo, cofinanziato con fondi del Psr Toscana (310mila euro l’investimento totale), fanno parte l’Unione dei Comuni Montani dell’Appennino Pistoiese (capofila), Disei-Università di Firenze, Impresa Verde-Coldiretti Pistoia; Anci-Toscana e le aziende agricole Le Roncacce e Società Agricola Montana.
Ufficio Stampa Coldretti – Pistoia
Comunicato stampa