Il Ruscus pesciatino orna le rose di San Valentino. La produzione di fronde vive un momento di forte crescita e alla vigilia della festa degli innamorati il lavoro si intensifica. Il Ruscus, al pari di Eucalyptus, ed in altri periodi, di Agrifoglio ed altro,, fanno parte delle fronde, le piante che servono completare, abbellendoli, i bouquet di fiori recisi, dai mazzetti per le spose, a quelli per San Valentino.
“È diventato un prodotto molto richiesto e a Pescia sono tante le aziende che puntano sulle fronde –spiega Coldiretti Pistoia-. Un successo che ha portato addirittura a ‘rubare’ quello che prima era un prodotto che i floricoltori regalavano, al pari del fruttivendolo che omaggia i clienti con un po’ di prezzemolo”. Non sono pochi i furti denunciati dai produttori delle loro piante negli ultimi anni.
“Il tipo di coltivazione ha ulteriormente aumentato l’appeal per decine di produttori pesciatini. Visto che non necessitano di riscaldamento, non hanno subito le devastanti conseguenze (per i produttori di tante varietà di fiori) dovute all’impennata di costi energetici”. Infatti, i ruscus possono essere coltivati in piena aria sotto ombrari e quelli di eucalyptus a cielo aperto.
Caratteristiche qualitative e produttive che spingono le fronde pesciatine anche all’estero, addirittura in Australia. Il prodotto più in crescita come produzione è l’eucalipto dove si ottiene il raccolto dopo un anno, ancora più vantaggiose rispetto al ruscus per il quale occorrono 3 anni per la prima raccolta.

Ufficio stampa Coldiretti -Pistoia

Comunicato stampa

Nella foto : rose con fronde pesciatine