Se siamo al punto che anche un’influente consigliere regionale del Pd eletta a Pistoia e peraltro membro della commissione sanità del consiglio regionale interviene per interrogare la giunta regionale sui motivi della mancata riapertura del punto nascite di Pescia vuol dire che chi governa in Regione è veramente alla frutta.
Il caos, evidentemente, è totale. Il problema è che deve essere vero che nemmeno i consiglieri di maggioranza sanno niente: li avevano rassicurati sui tempi della riapertura unitamente ai poveri ignari sindaci della Valdinievole e poi hanno tradito anche le loro aspettative.
È incredibile che un presidente della regione annunci in pompa magna a giugno la riapertura di un reparto e l’azienda sanitaria, che dipende dalla regione stessa, lavori così smaccatamente per smentirlo. Lo diciamo ancora una volta: ma che credibilità hanno questi politici che si fanno prendere in giro dai burocrati delle Asl?
In tutto questo una nota sull’amministrazione di Pescia, che non prende posizione con i soliti proclami corredati da “videini” sui vari social.
Eppure anche il sindaco di Pescia è in conferenza dei sindaci e avrebbe titolo per parlare e sollevare formalmente eccezioni nelle sedi preposte, come mai non lo fa?
Invece tace, forse per non sottolineare la figuretta che sta facendo il suo ex amico (ma sarà poi veramente così) Giani.
Del resto questo sindaco da anni si è riproposto di evitare accuratamente i problemi strategici della città: area del Magro, parco di pinocchio, polo scolastico; l’unico problema che ha affrontato è quello del mercato dei fiori prendendo la proprietà in carico dalla regione su pressione del consigliere Niccolai per poi trovarsi con una enorme patata bollente in mano senza avere le risorse economiche per rendere la struttura agibile a rigor di legge.
Ma va bene così… se i cittadini si accontentano delle pacche sulle spalle e dei “videini” mentre la città sprofonda sempre più nella crisi economica e sociale vuol dire che alla fine ognuno ha quello che crede di meritare di avere.
Noi da inguaribili ottimisti continuiamo la nostra battaglia sul punto nascite sperando di trovare il sostegno di quella parte di società civile che ancora ha il coraggio e la dignità per indignarsi e lottare per alcuni obiettivi utili non alle singole parti ma a tutta la collettività.

Lucia Guidi
Presidente comitato contro la chiusura del punto nascite a pescia

Comunicato stampa