Con il boom degli abbandoni cala la presenza di animali da compagnia nelle case degli italiani con cani, gatti, uccellini, tartarughe e anche rettili in 1 famiglia su 3 (37,7%) rispetto ai record di crescita fatti segnare negli anni del Covid. E’ quando emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eurispes in occasione della tradizionale benedizione di Sant’Antonio Abate, il Patrono degli animali che il 17 gennaio vede da nord a sud della penisola il ripetersi del rito la benedizione dalla variegata moltitudine di esemplari presenti nelle case, nelle stalle, ovili e nei pollai come in Piazza San Pietro a Roma, con gli animali della fattoria Italia che popolano le campagne nazionali alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Presente in Piazza San Pietro una delegazione di Coldiretti Giovani Impresa di Pistoia, guidata dalla segretaria Noemi Ferretti, anche per rimarcare la difficile situazione degli allevamenti in Toscana. Quasi una stalla su dieci (9%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività per l’esplosione dei costi con rischi per l’economia e l’occupazione ma anche per l’ambiente, la biodiversità e il patrimonio enogastronomico nazionale. Numeri preoccupanti per gli allevamenti regionali rilanciati da Coldiretti Pistoia nel giorno di Sant’Antonio Abate.
In Toscana, secondo una analisi dell’anagrafe del sistema informativo veterinario nazionale sono sparite, in un decennio, quasi un allevamento bovino su due (46%) che hanno portato alla perdita di un patrimonio zootecnico di oltre 13 mila capi.
Pistoia brilla per gli allevamenti localizzati soprattutto in aree svantaggiate montane, dove da un lato tanti giovani investono e resistono producendo formaggi d’eccellenza. Dall’altro devono fare i conti con l’aumento dei costi –conclude Coldiretti Pistoia- che mette a rischio un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate”.
La fattoria toscana
91.931 bovini
961 bufalini
19.107 caprini
357.341 ovini
108.045 suini
8.913 equini
123.590 conigli
67 struzzi
2.082.045 avicoli
Fonte: Coldiretti – Istat
Ufficio Stampa Coldiretti Pistoia
Comunicato stampa