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La storia di un’amicizia indistruttibile, che sfida i codici sociali:
domenica 22 gennaio, al Teatro Pacini di Pescia, Alessandro Benvenuti e Chiara Caselli, diretti da Sandro Mabellini
nello spettacolo “I Separabili (Romeo e Sabah), dal testo di Fabrice Melquiot, “Grand Prix de Littérature dramatique jeunesse 2018”
La produzione di Arca Azzurra Teatro / ATP Teatri di Pistoia apre la sezione curata da Teatri di Pistoia con il Comune di Pescia nel cartellone 2022/2023.
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Saranno Alessandro Benvenuti, volto amatissimo dal pubblico, e Chiara Caselli, attrice di grande sensibilità, i protagonisti de “I separabili (Romeo e Sabah)”, lo spettacolo che apre, domenica 22 gennaio (ore 21), al Teatro Pacini di Pescia, la sezione curata da ATP Teatri di Pistoia con l’Amministrazione Comunale nell’ambito della stagione 2022/2023.
La produzione, firmata da Arca Azzurra Teatro e Teatri di Pistoia, arriva a Pescia dopo il successo riscosso in numerosi teatri italiani. Diretta da Sandro Mabellini, che firma anche lo spazio scenico di questo spettacolo tratto dal bel testo di Fabrice Melquiot, vincitore nel 2018 del Grand Prix de Littérature dramatique jeunesse e tra gli autori francesi più rappresentati, vede in scena, con le sue creazioni dal vivo, anche Gabriella Compagnone, una delle più importanti ‘artiste della sabbia’ del momento.
Sabato 21 e domenica 22 gennaio la Biglietteria al Teatro Pacini (0572 495161) sarà aperta per la vendita dell’abbonamento e dei biglietti per tutti e 4 gli spettacoli serali in programma fino ad aprile (oltre a “I Separabili”, anche “Zio Vanja” con Giuseppe Cederna, “Cosa nostra spiegata ai bambini” con Ottavia Piccolo e “Teatro Studio” di e con Alessandro Bergonzoni). I biglietti si potranno acquistare sabato 21 gennaio anche alla Biglietteria del Teatro Manzoni di Pistoia (0573 991609 – 27112) e online su www.bigliettoveloce.it.
Lo spettacolo, di intensa poesia, ci immerge nella storia dell’amore tenero e incondizionato tra un bambino e una bambina di nove anni, Romeo e Sabah (a cui danno voce e corpo, Alessandro Benvenuti e Chiara Caselli in stato di grazia), osteggiato dai rispettivi genitori, imbevuti di pregiudizi: i due tornano, dopo anni e ormai adulti, nel luogo in cui hanno vissuto. Abitavano, infatti, nello stesso condominio, in due edifici diversi, l’uno di fronte all’altra. Tornando nella propria casa, iniziano a rivivere quello che già avevano vissuto. I due bambini, Romeo e Sabah, entrambi solitari, hanno costruito dei mondi immaginari: lui al galoppo sul suo cavallo di legno, lei, con le piume in testa, come una guerriera Sioux a caccia di bisonti. All’inizio diffidenti, si legano pian piano di un’amicizia indistruttibile, che sfida i codici sociali. Un legame visto di cattivo occhio dagli adulti, lontani eredi delle famiglie nemiche degli amanti di Verona. La brutalità degli adulti e i loro pregiudizi razzisti riusciranno a distruggere questo amore?
“Spesso, nelle storie che scrive – commenta il regista Sandro Mabellini – Melquiot immagina dei bambini perplessi. Bambini che non accettano la realtà per come gli viene data. Bambini dubbiosi, inquieti. Bambini che di fronte alla luce cruda delle cose, per come si presentano, oppongono la loro sete di qualcos’altro: un desiderio di far sì che la loro presenza nel mondo ne aumenti la poesia, il sogno, i dubbi, l’enigma. Romeo e Sabah contengono dentro di loro il reale ed il presente, così come il teatro e l’atemporalità. Attraverso di loro, la nostra parte più pura si può riconoscere e perdere, come davanti a quegli specchi che deformano la nostra immagine e la restituiscono nella sua stramba ilarità. Qua i due bambini si amano, malgrado tutto, si amano malgrado le minacce, dettate dal rancore, malgrado la paura, il sospetto degli adulti di fronte agli adulti. l due bambini, essendo tutto ascolto ed istinto, sentono nell’aria che respirano montare il vento dei nazionalismi. Siamo malati dell’altro, che accusiamo dei nostri mali. Siamo malati, di una malattia che ci rende inaccettabile ciò che è diverso. ln teatro, perciò, siamo invitati a sognare altre parole, altri corpi, perché comunque ci resta la poesia, come diceva Silvia Plath.”
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Sandro Mabellini – Vive e lavora tra l’Italia e il Belgio. Si diploma come attore alla Scuola di Teatro di Bologna; si perfeziona come regista con Luca Ronconi al Centro Teatrale Santa Cristina; come performer con la Societas di Romeo Castellucci; come attore con Ariane Mnouckine e il Théâtre du Soleil. Si specializza come regista sugli autori contemporanei, tra cui: Wajdi Mouawad, Joël Pommerat, Pascal Rambert, Jon Fosse, Davide Carnevali, Martin Crimp, Patrick Marber, Philip Ridley, Dennis Kelly. Vince il premio di produzione al Napoli Teatro Festival con Tu (non) sei il tuo lavoro, di Rosella Postorino, e con Casa di bambola di Emanuele Aldrovandi; vince inoltre I Teatri del Sacro con Stava la madre di Angela Dematté. Dirige Francesco Scianna e Lucia Mascino nel Il gabbiano di Martin Crimp e Valentina Lodovini in Tutta casa, letto e chiesa di Dario Fo e Franca Rame.
Fabrice Melquiot – È autore, attore e regista. Ha diretto il Thêâtre Am Stam Gram di Ginevra. Ha iniziato come attore con Emmanuel Demarcy-Mota e la compagnia Théâtre des Millefontaines. Parallelamente, inizia a scrivere. Ad oggi ha scritto più di cinquanta testi; attualmente è uno degli autori francesi contemporanei più conosciuti e più rappresentati. È pubblicato da l’Arche Editeur ed i suoi testi sono tradotti in dodici lingue e rappresentati in vari paesi. Riceve nel 2008 il Prix Théâtre de l’Academie française per l’insieme della sua opera. Con I Separabili, vince il Grand Prix de Littérature dramatique jeunesse 2018.
Alessandro Benvenuti – Regista, autore e attore teatrale di cinema e televisione. Nel 1972 forma con Paolo Nativi e Athina Cenci i Giancattivi, gruppo cabarettista storico a cui si aggiunge alla fine degli anni Settanta Francesco Nuti. Nel 1982 esordisce al cinema dirigendo e interpretando il film Ad ovest di Paperino. Negli anni successivi dirige e interpreta i film Era una notte buia e tempestosa, Benvenuti in casa Gori, Zitti e mosca, Caino e Caino, Belle al bar, Ivo il tardivo, Ritorno a casa Gori, I miei più cari amici e Ti spiace se bacio mamma. Dal 2014 è nel cast della serie tv I delitti del BarLume. È attore in numerosi spettacoli da lui stesso scritti tra i quali la trilogia de I Gori ed è protagonista in spettacoli come Fahrenheit 451 di Ray Bradbury per la regia di Luca Ronconi, Tutto Shakespeare in 90 minuti, Nero cardinale e L’avaro, questi ultimi due per la regia di Ugo Chiti. Nel 2018 interpreta donchisci@tte con Stefano Fresi. Dal 2013 dirige il teatro Tor Bella Monaca (Roma) e dal 2019 il teatro dei Rinnovati di Siena.
Chiara Caselli – Artista dal percorso eclettico, Chiara Caselli è attrice, regista e fotografa. Ha recitato, tra gli altri, per Michelangelo Antonioni, Liliana Cavani, Marco Tullio Giordana, Gus Van Sant, i fratelli Taviani, Dario Argento. I suoi ultimi lavori sono stati con Pupi Avati, Il Signor Diavolo del 2018 e Lei mi parla ancora del 2021. Debutta come regista nel 2000 con il cortometraggio Per Sempre, presentato in concorso al Festival di Venezia e vincitore del Nastro d’Argento. Nel 2016 il suo corto Molly Bloom, dall’Ulisse di James Joyce, è presentato al Festival di Venezia e vince il Premio Speciale Nastri d’Argento nel 2017. Ha iniziato a fotografare all’età di 14 anni ed espone dal 2008. L’ultima mostra, curata da Vittorio Sgarbi, è stata ospitata al Museo Palazzo Doebbing da Giugno 2020 ad aprile 2021.
Gabriella Compagnone – Classe 1990, è attualmente considerata la prima sand artist d’Italia. Tutto comincia nel 2009 quando, chiamata a partecipare alla trasmissione “Italia’s Got Talent” di Canale 5, riesce ad incantare un’intera nazione, ipnotizzando il pubblico davanti agli schermi e ricevendo da subito un grande successo mediatico. Da allora una lunga serie di collaborazioni e partecipazioni a importanti eventi e trasmissioni televisive l’hanno portata ad essere riconosciuta come una delle più grandi artiste della sabbia del momento.
I diritti dell’opera “I Separabili” di Fabrice Melquiot sono concessi da L’Arche Editeur, Parigi.
Elisabetta Barbini
Ufficio Scuola e Comunicazione
Associazione Teatrale Pistoiese
Comunicato stampa