L’intera giunta comunale di Pistoia, con in testa il sindaco Alessandro Tomasi, ha sottoscritto la petizione contro il cibo sintetico.
Continuano le adesioni ‘pistoiesi’ campagna per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. Ha aderito anche il presidente della Provincia (nonché sindaco di San Marcello Piteglio) Luca Marmo, oltre ai sindaci di Marliana, Federico Bruschi, e di Uzzano, Dino Cordio.
Sono stati Fabrizio Tesi e Francesco Ciarrocchi, presidente e direttore di Coldiretti Pistoia, a presentare stamattina le motivazioni della petizione alla Giunta Tomasi.
“Purtroppo quello a molti poteva sembrare fantascienza sta avvenendo –ha detto il sindaco Alessandro Tomasi-. Abbiamo aderito volentieri alla campagna di Coldiretti e tutta la giunta comunale ha firmato per la difesa della nostra tradizione e dei nostri prodotti. Il cibo sintetico è la sconfitta delle nostre tradizioni della nostra identità. Ed è la vittoria di chi vuole un mondo completamente omologato, poche grandi aziende che detengono marchi e brevetti”.
Insieme al sindaco Tomasi hanno firmato gli assessori Anna Maria Ida Celesti (Vicesindaco), Leonardo Cialdi, Alessandra Frosini, Alessandro Sabella, Margherita Semplici, Alessio Bartolomei, Benedetta Menichelli, Gabriele Sgueglia.
“Quella contro il cibo sintetico –ha tra l’altro spiegato Tesi- è una battaglia che guarda avanti, che punta a preservare il nostro settore primario e le sane tradizioni”.
D’altronde 7 toscani su 10 (68%) non si fidano del cibo creato in laboratorio con cellule staminali in provetta. Il 60% nutre dubbi sul fatto che sia sicuro per la salute (60%).
Rilevante anche la considerazione che il cibo artificiale non avrà lo stesso sapore di quello vero (42%) ma c’è anche chi teme per il suo impatto sulla natura (18%). Lo spiega una indagine di Coldiretti/Ixè in occasione della grande mobilitazione promossa da World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe, Coldiretti e Filiera Italia per chiedere una legge di iniziativa popolare che vieti la produzione e la vendita di fake food in Italia.
L’obiettivo della petizione Coldiretti è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte ‘senza mucche’ fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech.
Siamo contro il cibo Frankestein che stanno cercando di mettere sulle nostre tavole. Tuteliamo le nostre produzioni e le nostre aziende –spiega Coldiretti Pistoia- a beneficio di tutti i consumatori che invitiamo a firmare la petizione in tutti gli uffici della Coldiretti e nei nostri mercati Campagna Amica della provincia. In pochi giorni abbiamo raccolto già migliaia di firme”. https://pistoia.coldiretti.it/le-nostre-sedi.
IN ALLEGATO FOTO. TOMASI, GIUNTA PISTOIA
Ufficio Stampa Coldiretti - Pistoia
Comunicato stampa