Dopo gli attacchi della minoranza consiliare, nei quali si è distinto il consigliere Ardis ,ex A.N. e recentemente espulso dal FLI , che insieme a Pescia Democratica e al PD chiedevano le dimissioni del Consigliere Paolo Checchi dopo una sua condanna di primo grado per abuso d’ufficio, non si è fatta attendere la replica chiara e forte del PDL e della maggioranza che testualmente ha affermato ” Merita a mala pena una risposta l’attacco rozzo e ipocrita che il cartello delle sinistre unite solo nell’odio ha sferrato nei confronti della vicenda giudiziaria di un consigliere comunale. Con disgustoso cinismo non si esita a sfoderare il peggior istinto forcaiolo, senza alcun rispetto per la vicenda umana di una persona che da tanti anni tutti conoscono0 per la serietà dell’impegno politico e professionale per cui vale la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva. In realtà il vero obbiettivo rimane la maggioranza, oggetto di continui attacchi da parte di chi non ha mai accettato il risultato elettorale, e rosica oggi per l’adozione di un primo atto di portata storica come il piano strutturale. Invece di guardare in casa propria, e ce ne sarebbe bisogno, si preferisce ricorrere allo sciacallaggio, e alla diffusione strumentale del dubbio, adoperati come unico collante per una sinistra allo sbando che stenta a far decollare una proposta politica accettabile, impegnata com’è in operazioni di cannibalismo interno.Meglio secondo tradizione tentare di imporre la virtù, ovviamente agli altri,ergendosi a tribunale speciale, prima ancora di conoscere le motivazioni della sentenza”
Una replica chiara e forte a chi a parole si dichiara garantista ma nei fatti si comporta da forcaiolo della peggior specie.
2 commenti
Paolo says:
feb 22, 2012
Ma davvero credete che sia sbagliato chiedere che una persona che è stata condannata per abuso d’ufficio uscire dal consiglio!?
E l’amministrazione lo difende anche? mha
Ilovepescia says:
feb 22, 2012
Condividiamo le affermazioni del sindaco Marchi apparse stamani sulla cronaca locale de La Nazione che dice testualmente:
” E’ una questione delicata che va affrontata in punta di piedi, senza strumentalizzazioni politiche. Le richieste di dimissioni da consigliere comunale o almeno da membro della commissione urbanistica avanzate in questi giorni dall’opposizione, trovano risposta nel silenzio del legislatore che non stabilisce alcuna inconpatibilità per il ruolo svolto da Checchi”
Il tutto si riconduce alla sensibilità del Consigliere Checchi che può decidere di abbandonare il suo posto in consiglio comunale e nelle commissioni o meno ricordando altresì che la per legge italiana vi sono tre gradi di giudizio e fino all’ultima sentenza, che potrebbe ribaltare il verdetto di primo grado non si è definitivamente contannati (ne fa testo il processo di Perugia dove dopo una pesantissima condanna in primo grado di giudizio Amanda Knox E Gabriele Sollecito sono stati assolti per il processo Meredith