Le ultime piogge hanno fatto bene alle vigne pistoiesi, con i produttori che prevedono una vendemmia anticipata, abbastanza sollevati per la minimizzazione dei danni da siccità. “Una volta l’uva sangiovese si raccoglieva a fine settembre, quest’anno si partirà dai primi giorni del mese –spiega Coldiretti Pistoia, che ha sondato le previsioni dei produttori -. La pioggia di metà agosto ha dato tono all’uva, che per fortuna non ha avuto danni rilevanti da grandinate. Il clima secco garantirà grappoli sani, ma sulla quantità di raccolta ‘decideranno’ gli ultimi giorni di maturazione, che daranno la cifra precisa all’annata vitivinicola”.

Le alte temperature e la mancanza di piogge hanno inciso in modo differente nei vigneti. Hanno patito meno  le viti che affondano le radici su terreni argillosi. Gli operatori sono tutti concordi nell’indicare nei primi giorni di settembre l’inizio della raccolta dell’uva sangiovese, regina della viticoltura toscana. Altri vitigni in alcune aziende sono già in fase di raccolta. La vendemmia 2021 ha significato circa 28000 quintali di produzione di uva in provincia, ma si scontavano gli effetti della gelata della primavera 2021. Quest’anno le valutazioni sulle quantità si trarranno a fine vendemmia.

Un’annata particolare, con continue tensioni per i produttori, durante l’estate e anche in vista della vendemmia.

“In questi periodi, fino a qualche anno fa, andavo al mare in vacanza –racconta un produttore-, le operazioni di vendemmia iniziavano a settembre. Non è più così, rispetto a prima si è avanti di un mese”.

Con conseguenze in vigna e in cantina. Le alte temperature, infatti, obbligano a ridurre le ore di raccolta alla sola mattinata, dopo sarebbe troppo caldo. “Inoltre a preoccupare è il caro energia –spiega Coldiretti Pistoia-. C’è l’esigenza di raffreddare l’uva prima della vinificazione, con costi di refrigerazione che incideranno pesantemente sui costi aziendali”.

L’innalzamento delle temperature, record quest’anno, è costante, e fa dire ai produttori che un sistema di irrigazione anche in vigna sia ormai indispensabile. “È indispensabile implementare il piano invasi contro la siccità elaborato congiuntamente a livello nazionale da Coldiretti e dall’Anbi –spiega Coldiretti Pistoia-. Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini per raccogliere l’acqua piovana”.

Purtroppo, anche per i viticoltori, è ordinario dover fare i conti con ungulati e volatili. “L’eccesso di animali selvatici è ormai una costante ed ulteriore preoccupazione per i vignaiuoli –spiega Coldiretti Pistoia-. Acuita quest’anno dalla carenza di acqua e cibo per via della siccità: il terreno duro e la mancanza di altre bacche hanno reso ancora più appetibile l’uva, con i cinghiali che ‘colpiscono’ dal basso e storni e cornacchie dall’alto”. Per limitare cinghiali e altri ungulati sono già diversi i vigneti recintati.

 
 Nella foto : grappolo mangiucchiato dai cinghiali

Relazione esterne Coldiretti Pistoia – Domenico Murrone
pistoia.coldiretti.it – FB/coldirettipistoia 

Comunicato stampa