Il troppo caldo porta la grandine: chicchi dal diametro di un orologio da polso. Sull’alta montagna pistoiese ieri si sono abbattute grandinate, con importanti danni alle colture. Frutti di bosco defogliati, campi di patate ‘delavati’ e fieno atterrato. “È quel che lamentano decine di imprenditori agricoli della montagna –spiega Coldiretti Pistoia-, anche loro alle prese con le conseguenze dei cambiamenti climatici, che rende ancora più complicato riuscire a fare impresa in altura”.

Grandine e violente piogge di ieri hanno interessato in particolare le aziende di Abetone Cutigliano, che già avevano subito le conseguenze di un’altra grandinata a fine maggio.

 

“I danni sono stati amplificati del repentino scioglimento di 20 centimetri di grandine –spiega Coldiretti Pistoia-, dovuto alla pioggia violenta che è seguita. Inoltre a valle è stata trascinata molta terra e tutto ciò potrà compromettere la qualità delle patate”.

Il fieno schiacciato, invece, è destinato a marcire a terra, e la stima dei danni è importante, sono molti gli ettari coltivati a fieno colpiti dalla grandinata. “Negli allevamenti montani, il fieno se lo producono direttamente, e se il raccolto si perde o è di scarsa qualità va ricomprato sul mercato: 500/600 euro di spesa per ogni ettaro a fieno andato a male”.

 

Domenico Murrone Comunicazione Coldiretti Pistoia

Comunicato stampa