Dopo il concerto di Natale di dicembre, torna al Teatro Pacini di Pescia l’ Orchestra della Toscana , con una nuova produzione che vede protagonista, in veste di concertatore e solista, Giovanni Sollima , violoncellista di fama internazionale e compositore italia no vivente pi ù eseguito nel mondo.
Il concerto è in programma sabato 12 febbraio (ore 21) , promosso da Associazione Teatrale Pistoiese, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e Alfea Cinematografica.
Un appuntamento molto atteso, con un programma che ‘parla’ della Sicilia, terra natale di Sollima, e della sua famiglia, composta da musicisti e compositori, come il padre Eliodoro Sollima e lo zio del padre Francesco Pulizzi : tre generazioni a confronto, animate sul palco dall’ Orchestra della Toscana guidata dallo stesso Sollima al timone del suo violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679).
In questo programma Giovanni Sollima offre il suo concerto per violoncello e orchestra Fecit Neap 17 , dove mixa memorie del barocco napoletano ad atmosfere orientali, ma soprattutto rende omaggio all’arte di colui che l’ha svezzato alla musica: suo padre Eliodoro Sollima (scomparso nel 2000), per quasi quarant’anni docente di composizione al Conservatorio di Palermo, di cui verranno eseguiti i brani Aria , Nenia e Recitativo , Divertissement de vieillesse n. 2 . Inoltre, restando nella sua Sicilia, presenta un inedito, la sua versione per archi di un Quartetto datato 1908 di Francesco Pulizzi, compositore marsalese di fine Ottocento riscoperto di recente.
I concerti di Giovanni Sollima sono vere e proprie esperienze travolgenti di spettacolo , in cui il violoncello diventa protagonista della stessa performance e Sollima il suo burattinaio visionario che si diverte a fargli assumere identità differenti fino a stravolgerne la fisionomia: così il suo compagno prende vita, recita, canta, danza, piroetta, volteggia a occhi bendati su una fune sospesa nel vuoto, si sperimenta nei salti mortali, sia che Sollima esegua pezzi suoi sia che si confronti con il repertorio tradizionale, per non parlare di quando mette su uno squadrone di cento violoncelli occupando strade e piazze con flash mob musicali (I Cento Cellos , fondati con Enrico Melozzi nel 2012), o di quando suona un violoncello di ghiacchio…
Un autentico virtuoso del suo strumento, sul quale si è formato con severità e costanza anche grazie agli insegnamenti di un maestro leggendario come Antonio Janigro. La fantasmagoria di esperienze musicali da cui è stato fruttuosamente bombardato, dal folk al rock alla world music, ne hanno fatto un musicista che straborda volentieri da confini dei generi, collaborando con artisti del calibro di Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Viktoria Mullova, Mario Brunello, Yuri Bashmet, Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Elisa, Antonio Albanese (e molti altri).
Scrive Daniele Spini nelle note di sala: « Questo programma basterebbe da solo a confermare Giovanni Sollima come uno dei protagonisti più originali e imprevedibili della nostra cultura musicale. Compositore, direttore d’orchestra e violoncellista: tre lati della sua personalità da citarsi in ordine alfabetico, senza sforzarsi troppo di decidere quale sia quello prevalente. Forse anzi si fa prima a dire che è musicista e basta, ricollegandolo alla tradizione di tempi nei quali le parole “arte” e “artigianato” erano assolutamente sinonime, e nei quali essere, appunto, musicista implicava l’obbligo, prima ancora che la possibilità, di esprimersi in più campi, e di saperci fare. (…) Ricollega se stesso a una genealogia di sapore antico, chiarendo quindi meglio il senso del suo agire. E ci costringe a ricordare quanto siano state ricche, quando l’Italia era in ogni senso più lunga, la civiltà musicale del Mezzogiorno e le sue scuole, e quanto lo sia stata in particolare quella siciliana, quando ancora lo Stretto sembrava largo, o tale lo si voleva far sembrare.»
Tre generazioni che il violoncellista e direttore d’orchestra ha recuperato grazie a una circostanza tanto fortuita quanto importante: “ Il programma – racconta Sollima – è nato per puro caso da un mio trasloco da Milano a Fiesole. Abito abitualmente a Palermo, e avevo un appoggio nel capoluogo lombardo. Però avevo voglia di ritrovare un rapporto con la natura e mi sono trasferito in Toscana. Durante il trasloco in realtà stavo impacchettando partiture e al tempo stesso mettevo ordine fra i libri. E le scoperte sul piano emozionale sono state molto forti. A esaminare gli spartiti ci ho messo ore, fino a perdere la cognizione del tempo. Leggere e studiare queste pagine ha così originato il programma fatto di vere e proprie chicche, musica che nessuno aveva mai ascoltato. Forse il pubblico ha voglia di conoscere qualcosa di inedito. Ho trovato innanzitutto il ‘Quartetto’ di Francesco Pulizzi, detto zio Cecè, con cui concludo il concerto. Poi ci sono tre pezzi di mio padre e a tutti questi ho aggiunto una mia composizione ”.
BIO ||
Giovanni Sollima violoncello | È un violoncellista di fama internazionale e il compositore italiano più eseguito nel mondo. Collabora con artisti del calibro di Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Viktoria Mullova, Mario Brunello, Yuri Bashmet, Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Elisa, Antonio Albanese (e molti altri) e con orchestre come la Chicago Symphony Orchestra, Manchester Camerata, Liverpool Philharmonic (di cui è stato artista in residence nel 2015), Royal Concertgebouw Orchestra, Moscow Soloists, Berlin Konzerthausorchester, Australian Chamber Orchestra, Holland Baroque Society, Budapest Festival Orchestra, esibendosi nella più importanti sale al mondo. Ha scritto e interpretato musica per il cinema, il teatro, la tv e la danza. Nel campo della composizione esplora generi diversi avvalendosi di strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione, suonando nel Deserto del Sahara, sott’acqua, e con un violoncello di ghiaccio. Dal 2010 Sollima insegna presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2012 ha fondato, insieme a Enrico Melozzi, i 100 Cellos . Nel 2015 ha creato a Milano il “logo sonoro” di Expo. La sua discografia si è aperta nel 1998 con un CD commissionato da Philip Glass per la propria etichetta Point Music al quale sono seguiti 11 album per Sony, Egea e Decca. Suona un violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1679).
Orchestra della Toscana | Fondata a Firenze nel 1980 per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. L’organico medio è di 44 musicisti che si suddividono anche in agili formazioni cameristiche. L’Orchestra ha sede a Firenze nello storico Teatro Verdi, dove presenta la propria stagione di concerti ed è stata ospite delle più importanti Società di concerti italiane, tra cui il Teatro alla Scala, l’Auditorium del Lingotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dalla Carnegie Hall di New York al Teatro Coliseo di Buenos Aires, a Hong Kong e in Giappone.Il Direttore Artistico è Daniele Rustioni, nominato nel settembre 2020 dopo aver ricoperto per i nove anni precedenti la carica, prima, di direttore ospite principale e, poi, di direttore principale.La sua storia artistica è segnata dalla presenza e dalla collaborazione con musicisti illustri come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e Uto Ughi. L’ORT è interprete duttile di un ampio repertorio e si distingue per l’eccellenza dei musicisti di cui è composta. Proprio questa qualità artistica gli permette di poter interpretare musiche dal barocco al classico romantico, al Novecento storico, con una particolare attenzione alla musica contemporanea, partecipando a importanti manifestazioni tra cui Biennale Musica di Venezia e al Festival Musica di Strasburgo. L’ORT ha ideato e realizzato il Festival “Play It!” dedicato alla musica italiana del nostro tempo, e nel 2014 ha ricevuto il Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati” quale migliore iniziativa. I suoi concerti sono trasmessi su RadioRai Tre e su Rete Toscana Classica; incide per Emi, Ricordi, Agorà, VDM Records, Sony Classical, Warner Music Italia e NovAntiqua Records.
“ Le STAGIONI / Musica”, a cura dell’Associazione Teatrale Pistoiese, sono realizzate e rese possibili grazie al fondamentale sostegno dei due principali soci ATP, Comune di Pistoia e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, in collaborazione con Fondazione Pistoiese Promusica, con il prezioso contributo di Far.com, Unicoop Firenze, Toscana Energia e Publiacqua, partner istituzionali di tutta l’attività e, in collaborazione con Comune di Pescia e Alfea Cinematografica.
Biglietti: platea e posto palco 1° / 2° / 3° ordine numerato: 15,00 intero – 13,00 ridotto * posto palco 4 ° / 5° ordine numerato: 12,00
ridotto under14: 5,00 euro
* Riduzioni: Over65, Under30, possessori della Carta Fedeltà Far.com, soci Unicoop Firenze, abbonati delle stagioni ATP 2019/2020 (prosa Manzoni, sinfonica e cameristica), iscritti Scuola di Musica e Danza “Mabellini”, tesserati il Funaro, iscritti FAI, CRAL, Associazione culturali convenzionate con l’Associazione Teatrale Pistoiese.
I possessori della Carta “Studente della Toscana” avranno diritto all’ingresso ridotto a euro 8,00. Il posto verrà assegnato, dietro presentazione della carta, in base alla disponibilità della pianta. Non cumulabile con altre riduzioni.
Prevendita: – Biglietteria Teatro Manzoni 0573991609-27112 (dal martedì al giovedì ore 16/19; venerdì e
- Biglietteria Teatro Pacini 0572495161 venerdì 11/02 (ore 16/19), sabato 12/02 (ore 11/13, 16-19 e dalle 20)
- on line su www.bigliettoveloce.it – www.teatridipistoia.it
L’ accesso del pubblico ai concerti è condizionato all’esibizione del Green Pass rafforzato, in corso di validità (ad esclusione dei minori di 12 anni e dei soggetti esenti per patologie pregresse) e all’utilizzo della mascherina FFP2 per l’intera durata del concerto.
Fonte : Comune di Pescia