A Gavinana, il 4 ottobre, la celebrazione che sarà l’occasione per ribadire l’attualità del pensiero del padre del riformismo italiano. Le conclusioni saranno del presidente della Toscana Enrico Rossi.
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, lo storico Zeffiro Ciuffoletti, il sindaco di Firenze Dario Nardella, i sindaci dei comuni ove operano i Centri socio-sanitari della Fondazione Turati Samuele Bertinelli (Pistoia), Silvia Cormio (San Marcello Pistoiese), Giuseppe Nobiletti (Vieste), Lorenzo Piazzai (Zagarolo): saranno loro i protagonisti della celebrazione del cinquantesimo anniversario della Fondazione F. Turati che si svolgerà nella grande sala polivalente del Centro socio-sanitario di Gavinana. Sarà l’occasione per ricordare cinque decenni di azione costante a favore degli anziani, dei disabili e della riabilitazione che hanno portato la Fondazione nata per volontà di Antonio Cariglia ad essere un protagonista a livello nazionale della attività socio-sanitaria. La sua crescita è stata costante, fino a raggiungere le dimensioni attuali: i tre Centri residenziali per riabilitazione, assistenza agli anziani e disabili di Gavinana, Vieste, Zagarolo, un centro ambulatoriale di riabilitazione ed il poliambulatorio Koinos di Pistoia, il centro vacanze di Vieste. Altri numeri che la qualificano: un patrimonio immobiliare di 42.000 metri quadrati, 4931 persone assistite nell’ultimo anno, 250 dipendenti, 450 posti letto nelle strutture socio-sanitarie e 140 nella casa vacanze di Vieste.
Il nucleo che assieme ad Antonio Cariglia dette inizio a questo lungo cammino, volle interpretare alla lettera gli insegnamenti del “padre” del riformismo italiano, Filippo Turati: miigliorare le condizioni di vita della gente attraverso una azione graduale e costante, fare coincidere ciò che si professa (la teoria) con ciò che si fa (la prassi). Insegnamento che Cariglia applicò prima di tutto a se stesso, dirigendo personalmente e costantemente la Turati nonostante i gravosi impegni della sua azione politica che ne fece uno dei protagonisti del riformismo nel dopoguerra, in stretto contatto con i principali leaders dell’Internazionale socialista.
La celebrazione del 4 ottobre a Gavinana non trascurerà di rinverdire, evidenziando la sua grande attualità, il pensiero di Filippo Turati fautore delle soluzioni gradualiste perché la violenza “è propria delle minoranze che intendono imporsi e schiacciare le maggioranze, non già delle maggioranze che vogliono e possono, con le armi intellettuali e coi mezzi normali di lotta, imporsi per legittimo diritto”. Anche per questo assume particolare significato che a concludere la manifestazione sia stato invitato Enrico Rossi. Il presidente della Toscana, infatti, è da tempo impegnato per il rilancio di una azione riformista e gradualista in Italia. Il suo ultimo libro “Rivoluzione Socialista” si ispira a “una visione che rifiuta tanto l’estremismo parolaio e inconcludente quanto il pragmatismo amorale” e immagina “una sinistra che recuperi il contatto con i propri valori e le sue idee fondative per proporre un’alternativa concreta”.
Ecco il programma completo:
martedì 4 ottobre 2016 ore 16:00
Centro Socio Sanitario di Gavinana
“Ciò che conta è la forza operante”
Introduzione:
Nicola Cariglia
Saluti:
Silvia Maria Cormio
Samuele Bertinelli
Giuseppe Nobiletti
Lorenzo Piazzai
Interventi:
Dario Nardella
Zeffiro Ciuffoletti
Conclusione:
Enrico Rossi Ingresso libero
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